Palermo: vessazioni e violenze nei confronti degli ospiti della casa di riposo per anziani “I nonnini di Enza”
Ennesimo episodio di violenza ai danni di persone anziane, ospiti in una casa di riposo. Questa volta, siamo a Palermo, nella struttura “I nonnini di Enza” gestita da un presidente e tre assistenti. Le indagini, che sono andate avanti per qualche mese, hanno condotto all’arresto dei quattro.
Le intercettazioni registrate dalla Guardia di Finanza di Palermo hanno inchiodato gli operatori: insulti e violenze venivano ripetute con frequenza ai danni degli anziani. Grazie alla testimonianza di un’anziana ospite della struttura, è stato così possibile portare avanti le indagini e giungere all’arresto degli operatori; questi, dovranno rispondere dell’accusa di “maltrattamenti e lesioni personali e violazione della tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”. Nella struttura, infatti, non si rispettavano le norme anti Covid.
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Le indagini condotte dagli inquirenti, nella casa di riposo per anziani, hanno finalmente condotto all’arresto del presidente e dei tre assistenti operanti nella struttura “I nonnini di Enza”. Grazie alle telecamere, sistemate dai militari della Fiamme Gialle, si sono potuti riprendere i maltrattamenti che venivano riservati agli anziani ospiti.
Secondo il gip, Cristina Lo Bue, le violenze perpetrate costituivano un vero e proprio “modus operandi” della struttura, piuttosto che episodi sporadici; angherie e violenze fisiche e psicologiche erano, infatti, all’ordine del giorno. “Ti prendo a bastonate, t’ammazzo a legnate” e ancora “devi buttare il sangue qua e devi morire, tanto se muori che mi interessa”: questo il tenore delle conversazioni tenute con gli ospiti.
Una vera e propria casa degli orrori, dunque, consumati ai danni di persone anziane che “dovrebbero essere ancora più accuditi e protetti” – ha commentato il comandante del Nucleo speciale di polizia economico-finanziaria, Gianluca Angelini. Nel provvedimento cautelare del gip si evince anche il sequestro della struttura; secondo quanto dichiarato dal comandante provinciale della Guardia di finanza, Antonio Quintavalle Cecere, vi saranno degli “approfondimenti fiscali”.
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Intanto giunge, da parte del comandante Angelini, anche la raccomandazione ai famigliari di una costante presenza che possa rassicurare gli anziani e di cui sappia anche il personale: “il controllo sociale” – ha aggiunto – è “determinante”.
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