L’attentato di Luca Attanasio si fa sempre più intrigante. Ipotesi del riscatto? Scontro a fuoco? Dopo la tragedia arrivano nuovi dettagli
Ieri 22 febbraio verso le 10,15 a Kimbumba sono stati uccisi in un assalto l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo. Altre tre persone sono state rapite ed oggi l’Italia intera piange i suoi connazionali. Il caso ha turbato il Paese che ha subito aperto le indagini riguardo al caso e solo dopo un giorno spuntano nuove ipotesi e dettagli. Chi c’è dietro all’attacco? Si tratta di un riscatto? O di uno scontro a fuoco?
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Caso Luca Attanasio: quali sono le prime ipotesi?
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Dopo l’attacco sono state immediatamente aperte le indagini e nelle ultime ore gli agenti di polizia, i carabinieri e l’ambasciata italiana stanno lavorando sul giallo di Luca Attanasio e della scorta. Secondo una prima ricostruzione che riporta l’Adnkronos da fonti dell’Intelligence, gli uomini avrebbero prima ucciso l’autista congolese e poi condotto il resto delle persone nella foresta circostante al luogo dell’agguato. Lì vicino si sarebbe trovata una pattuglia dell’Istituto congolese per la conservazione della natura e un’unità dell’esercito congolese, giunti in soccorso dei rapiti. Ma quando sono intervenuti i ranger, gli aggressori hanno sparato al carabiniere e al diplomatico.
Una zona poco sicura e l’ipotesi del riscatto
L’Actualitè.cd, un sito di notizie locali, riporta che c’erano cinque persone nel veicolo dell’ambasciatore quando è stato attaccato e secondo un portavoce del Virunga national Park, all’interno del quale si è verificato l’assalto, il convoglio viaggiava in una zona definita dagli analisti poco sicura e dove sono operative oltre cento milizie tra cui un gruppo affiliato all’Isis. Il governatore Kawaya, invece, ha confermato l’ipotesi del riscatto. Infatti secondo anche i media locali, l’obiettivo del commando sarebbe stato chiedere una somma di denaro.
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Le fonti di Intelligence spiegano all’Adnkronos che dietro all’attacco potrebbero esserci le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda, ma l’indagine è ancora in corso e niente è certo.
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