Tre persone di origine sudamericana sono state arrestate a Milano con l’accusa di violenza sessuale su minori: la ricostruzione della vicenda.
La sezione Tutela Donne e Minori dell’Unità investigazioni e prevenzione della Polizia locale di Milano ha eseguito, i primi di febbraio, tre arresti. Le manette sono scattate per tre uomini di origini sudamericane a seguito delle denunce sporte da due ragazze che riferiscono di aver subito, in tempi differenti, violenze sessuali. Agli accusati viene contestata anche l’aggravante di aver presumibilmente somministrato dell’alcol per stordire le giovani e in un caso di aver filmato la violenza divulgando materiale pedopornografico.
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Le indagini coordinate dalla Procura di Milano hanno avuto inizio lo scorso 4 dicembre, dopo che una ragazza di 14 anni si è presentata al Mangiagalli – clinica del capoluogo lombardo- affermando di essere stata vittima di una violenza operata da un conoscente di 24 anni e da un amico di quest’ultimo di 30.
La giovane, stando a quanto riporta la redazione di TgCom24, agli inquirenti avrebbe riferito di aver incontrato il 24enne in una zona periferica di Milano dove avrebbero dovuto raggiungerli altri amici. Tuttavia all’appuntamento non si sarebbe presentato nessun altro se non il 30enne. I tre avrebbero, quindi, comprato degli alcolici consumati poi in uno scantinato nelle vicinanze. È proprio lì che si sarebbe consumata la violenza. La ragazza ha raccontato che, dopo il primo bicchiere, avrebbe immediatamente iniziato a sentirsi stordita, tuttavia i due uomini l’avrebbero convinta a continuare a bere. La 14enne a quel punto avrebbe accusato un mancamento, solo una volta ripreso semi-conoscenza si sarebbe accorta che il 24enne la stava molestando. Purtroppo, però, la ragazza non avrebbe avuto la forza di reagire, riprendendosi solo ore dopo.
Dopo aver alternato momenti di veglia ad incoscienza si sarebbe, infatti, svegliata del tutto solo intorno alle 16:30. A quel punto, riporta TgCom24, avrebbe chiesto ai due uomini di riaccompagnarla a casa e di restituirle il cellulare, di cui pare fosse stata privata. Rientrata presso la sua abitazione avrebbe raccontato tutto alla madre, la quale l’avrebbe portata immediatamente al pronto soccorso.
Secondo quanto riporta TgCom24, alcune intercettazioni telefoniche avrebbero avvalorato la ricostruzione della giovane. A seguito delle indagini, gli inquirenti avrebbero altresì scoperto che un’altra ragazza aveva denunciato i medesimi fatti, questi però accaduti lo scorso marzo. Accusato sempre il 24enne, ma questa volta in concorso con un altro uomo di 60 anni.
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Sarebbe stata in questa occasione che il giovane avrebbe ripreso la violenza e divulgato il materiale pedopornografico.
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