Una 24enne ha ricevuto per oltre un anno minacce di morte. Dopo la denuncia, la scoperta shock: lo stalker era sempre stato accanto a lei
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, recita un detto popolare. Ma la vicenda capitata ad Alina de Guiseppe, ha davvero dell’incredibile. La 24enne conduceva una vita tranquilla nella città di Maidstone, nel Kent, a sud dell’Inghilterra, fino al momento in cui, nel 2019, ha cominciato a ricevere continue minacce di morte e vessazioni da un uomo ignoto.
La giovane all’inizio credeva si trattasse di uno scherzo di cattivo gusto, ma dopo qualche mese ha dovuto ricredersi. Col passare del tempo i messaggi sul suo smartphone e sui social si sono fatti sempre più inquietanti. Alina ha bloccato il numero dello stalker, ma invano: lui ha cominciato a chiamarla a casa e al lavoro. Il persecutore la minacciava di morte, di ustionarle il viso con l’acido e di romperle il collo.
A quel punto Alina ha iniziato a soffrire di attacchi di panico, ma ha trovato la forza di denunciare il tutto alla polizia, che si è messa sulle tracce dello stalker.
LEGGI ANCHE -> Telecamera nel bagno della scuola, gioco erotico tra insegnante e sindaco
Dopo un anno di minacce di morte, scopre che lo stalker anonimo era sempre stato accanto a lei
LEGGI ANCHE -> Abusi su delle ragazzine, arrestati tre uomini: la ricostruzione degli inquirenti
La polizia in poco tempo ha scoperto chi c’era dietro le intimidazioni, ed era l’ultima persona che Alina potesse credere. A renderle la vita un inferno era stato il suo attuale fidanzato, Anthony Clarke. L’uomo che per lei era una sicurezza, in realtà tramava per destabilizzarla e renderla psicologicamente fragile. Dopo la rivelazione shock, la ragazza non ha più voluto parlare con lui, ma ha raccontato l’intera vicenda ai giornali.
I due stavano insieme da 5 anni, da quando lei aveva cominciato a lavorare in un bar all’interno della stazione di servizio in cui lui fa il meccanico. Ben presto diventano una coppia. Nonostante la gelosia di Anthony – motivo per cui in passato c’era stato un tira e molla – la situazione si era stabilizzata quando erano andati a convivere. A detta di Alina erano molto felici, e lei mai avrebbe potuto sospettare che dietro i messaggi d’odio si celasse proprio l’uomo che amava.
Anthony ha ammesso la propria colpevolezza in tribunale, motivo per cui la pena è stata ridotta a 20 mesi. Ma vista l’attuale normativa inglese, non si tradurrà in detenzione in carcere, bensì ai domiciliari. Il giudice gli ha però ordinato di seguire un percorso di riabilitazione psicologica e gli ha vietato di ricontattare la ragazza.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
Alina adesso vuole solo lasciarsi la vicenda alle spalle, e dell’ormai ex fidanzato dice: “Sapeva quanto ero fragile e vulnerabile e se n’è approfittato per trarne vantaggio. Ancora non sono riuscita ad andare avanti, nel senso che ora non mi sento di stare con qualcuno o fidarmi di lui. Non so se riuscirò più a farlo”.