Sanremo 2021 è alle porte. Abbiamo fatto una chiacchierata con Luca e Matteo Dellai, il duo romagnolo in gara nella categoria Nuove Proposte.
Classe 1996, Matteo e Luca Dellai si preparano a partecipare al Festival di Sanremo. Il loro singolo, “Io sono Luca”, ha superato le rigidissime selezioni di Area Sanremo ed è ora in lizza per l’ultima fase della kermesse canora. Giovani, affiatatissimi, orgogliosamente romagnoli, studiosi di economia ed architettura ma con l’unico vero desiderio di fare musica per molti anni ancora: i Dellai ci raccontano qualcosa di loro e del percorso che li ha condotti fino all’Ariston.
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Buongiorno ragazzi, è un piacere avervi con noi. Presentatevi ai nostri lettori.
Ciao, noi siamo i Dellai. Siamo un duo di Cattolica ed abbiamo 24 anni. Siamo molto giovani, sia come età che musicalmente. Abbiamo fatto un anno come “progetto Dellai” proprio qualche giorno fa.
Tre parole per descrivere Luca
Matteo: Testardo, gentile, dolce (ogni tanto)
Tre parole per descrivere Matteo
Luca: Arrogantello, divertente e… dico una parola che forse non conoscete, ma che io uso spesso, tipera
Nome d’arte che avreste scelto se non aveste usato il vostro cognome
Matteo: L’altro giorno, vedendo un’intervista su Rai1 mi era venuto in mente “Baresi”. Sono due fratelli che giocavano uno nell’Inter e uno nel Milan e dato che noi siamo uno interista e uno milanista, non era brutta come idea.
Luca: io ci ho pensato tante volte, ma non mi è mai venuto in mente.
Quanto hanno influito i vostri studi sulla musica che fate
Luca: Tantissimo. Studiare ti dà una visione della vita un po’ più aperta e credo che aver frequentato l’università ti dia una conoscenza che altrimenti non avresti.
Matteo: Sì, son d’accordo.
Leggi anche -> Sanremo, Nuove Proposte 2021: chi sono i Dellai, tutto su di loro
Il ricordo più bello legato a Sanremo
Matteo: Io mi ricordo quando vinse Masini con l’uomo volante ed entrò con le braccia aperte come per far finta di volare. Ho proprio questo ricordo visivo. Quella canzone è ancora all’interno delle mie playlist.
Luca: Io invece ricordo Renga che cantava Angelo, anche per me quella canzone è rimasta in varie playlist.
Prima reazione quando siete stati selezionati al Festival
Luca: Plutone! (ride). Non capisci bene cosa ti sta succedendo lì per lì. C’è tanta, tanta euforia e mancanza totale di controllo delle emozioni e dei pensieri.
Matteo: sì, è stato complesso. Abbiamo perso un attimo il senso dell’orientamento. Non sapevamo se ci stava venendo un attacco di panico o stavamo esplodendo dalla felicità (ridono insieme).
Perché il titolo “Io sono Luca” e non “Castelli di carte” [titolo originario del brano]
Matteo: il titolo è stato cambiato in estate durante le selezioni di Area Sanremo. “Io sono Luca” metteva una chiosa a tutto il pezzo… da qui lo sketch finale del messaggio vocale.
Luca: Per me la risposa è più semplice, perché la canzone l’ha scritta lui, ma io sono Luca davvero.
Chi è stato il primo ad ascoltare la canzone
Matteo: Non lo so, forse Luca. Avendola scritta io, Luca è stato il primo ad ascoltarla una volta finita.
Da dove nasce l’idea del vostro video musicale?
Dalla mente del regista, Tommaso Poleo di Creativite Idea. Poi l’abbiamo elaborato un minimo insieme, ma la maggior parte del lavoro l’ha fatto lui.
Avete un album in programma?
Sì, tra le varie cose c’è anche un album. Stiamo registrando proprio adesso dei nuovi singoli che usciranno a breve. Poi dopo l’estate o forse dopo l’autunno penseremo anche all’album, ma per adesso cerchiamo di mettere in fila un po’ di singoli.
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Carriera alternativa a quella musicale
Matteo: Forse avrei continuato gli studi di architettura e sarei diventato un architetto.
Luca: Io mi sono laureato, ma ancora non sono diventato niente (ride). Penso che avrei lavorato in qualche azienda… ma intanto pensiamo alla carriera musicale.
E nella musica, con chi vorreste collaborare?
Luca: Io ho una fissa per Fulminacci. Mi piacerebbe molto collaborare con lui, nella scrittura o in un brano.
Matteo: A me invece piace tutto quel mondo un po’ nuovo tipo Mara Sattei, The Supreme, Mahmood. Hanno questo modo di mettere in fila le parole che mi affascina molto.
Prima cosa che farete dopo Sanremo?
Matteo: Andremo in una spa. Abbiamo fatto una scommessa con il nostro manager qualche minuto fa, ci siamo giocati chi paga la spa in base a chi indovina il vincitore di Sanremo Big.
Luca: Sì, e poi ci dividiamo assolutamente. Per una settimana non voglio vedere né lui, né il manager e credo che la cosa sia reciproca!
Salutate i nostri lettori
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L’intervista completa al seguente video:
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