Nancy Brilli. L’attrice, forzatamente lontana dai set e dai teatri, mantiene il contatto con il pubblico attraverso i social network: bellissima
Fin dai suoi esordi nei primi anni ’80, Nancy Brilli ha rivelato tutto il suo talento che l’ha resa una certezza incontrastata del cinema italiano. Non solo grande schermo, si è divisa anche tra televisione e teatro, sempre amata dal pubblico.
La sua bellezza è innegabile, impreziosita da una simpatia dirompente. Le sue doti di grazia, fascino e umanità sono la prova di quanto sia rimasta sempre con i piedi per terra, lontana dall’immagine di star inaccessibile. Debutta sotto la direzione di Squitieri. Poi altri grandi registi la vogliono ardentemente nelle loro opere: Dario Argento, Lamberto Bava, Pietro Garinei.
La svolta nel 1988 con Compagni di scuola, grande successo di Carlo Verdone. Piccoli equivoci del 1990, diretta da Ricky Tognazzi, le regala la soddisfazione di ricevere un David di Donatello e un Nastro d’argento, prestigiosi premi che la consacrano definitivamente.
Per la televisione è impossibile non citare Commesse, serie diventata iconica, andata in onda a cavallo tra gli anni ’90 e duemila, in cui ha recitato a fianco di altre grandi attrici del panorama dello spettacolo nostrano: Sabrina Ferilli, Veronica Pivetti, Anna Valle e Caterina Vertova.
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Nancy Brilli: “Vado in cerca di bellezza, di idee nuove, di creatività”
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Consapevole che i tempi sono cambiati e che la comunicazione oggi passa prevalentemente sui social, Nancy Brilli fa un uso sapiente di Instagram. Non pubblica immagini in maniera compulsiva, quotidiana, affamata di visibilità. Diffonde foto eleganti e parole incisive solo quando ha un messaggio davvero importante da condividere con i suoi follower, giunti al numero di 174mila.
L’ultimo post la vede accovacciata sul pavimento. Capelli mossi, lunghe gambe affusolate in primo piano, una mano regge la testa e lo sguardo è serio e profondo. Accompagna una didascalia diretta, tagliente, genuina: “Questo strano tempo che non cambia…
mi sembra che sia un continuo iniziare/smettere/iniziare/smettere, senza soluzione di continuità.”
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Nancy Brilli indossa un maglione bianco dalle lunghe maniche con inserti di grosse spille da balia. Lei stessa lo descrive in maniera suggestiva, simbolo di qualcosa in più: “Un maglione morbido con delle lunghissime maniche a evocare una camicia di forza,
che invece dei ricami ha una trama di spille di sicurezza, è la metafora poetica dell’orrido tramutato in magnifico. Mi ricorda che il bello, il giusto, il buono, esistono ancora, e vanno cercati”.