Corrente del Golfo, record tutto negativo: catastrofiche le conseguenze

La corrente del Golfo non sarebbe mai stata così debole sino ad oggi: rilevazioni preoccupanti dai numerosi effetti nefasti.

Corrente del Golfo debole conseguenze
(Dimitris Vetsikas-Pixabay)

Negli ultimi mille anni mai come oggi la corrente del Golfo sarebbe stata così debole. Una rilevazione tutta negativa considerando la sua importante funzione ossia quella di distribuire il calore sulla Terra attraverso lo spostamento di ingenti masse d’acqua che arrivano a nord portate dall’equatore.

Questo record potrebbe avere importanti implicazioni: in primis un innalzamento del livello del mare sulle coste ovest degli USA nonché un esponenziale aumento di eventi climatici estremi.

Leggi anche —> Studio retrodata il cambiamento climatico: drammatiche implicazioni

Corrente del Golfo, record negativo: mai così debole

Oceano
(Foto di callaway_hall – Pixabay)

Leggi anche —> Cambiamento climatico, i luoghi del mondo in cui causerà dei conflitti

La corrente del Golfo muove ben centro volte i metri cubi d’acqua della portata del Rio delle Amazzoni. Una corrente di grande importanza che permette di riequilibrare il calore sulla Terra. Secondo un recente studio, riporta la redazione de La Repubblica, condotto dal Potsdam Institute for Climate Impact Research e dall’Irish Climate Analysis Unit della Maynooth University, la corrente de Golfo oggi avrebbe registrato una debolezza record, mai visti negli ultimi mille anni.

Pubblicata sulla nota rivista scientifica Nature, la ricerca racchiude in se un grande campanello d’allarme. “Le misurazioni costanti sulla corrente del Golfo hanno avuto inizio nel 2004, tuttavia – riporta La Repubblica- all’interno di questo studio siamo stati in grado di effettuare una ricostruzione di tutti i cambiamenti registrati nell’ultimo millennio. Ciò è stato possibile incrociando dei dati la cui importanza e funzione, solo oggi è stata scoperta dalla comunità scientifica“. Questo quanto avrebbe affermato Levke Caesar a Green&Blue. La coautrice dello studio avrebbe spiegato come anche i più piccoli granelli di sabbia sul fondo oceanico, grazie alla loro stratificazione, possono dare informazioni sulle diverse velocità delle correnti nei vari periodi storici.

Ma quando avrebbe iniziato a rallentare la corrente? La dottoressa ha spiegato, riporta La Repubblica, che ciò sarebbe accaduto intorno alla meta del 19°secolo, circostanza rimarcatasi con più importanza verso la metà del 20°. Negli ultimi dieci anni, ha concluso, si sarebbe toccato il minimo storico da mille anni e più a questa parte.

La dottoressa Caesar ha poi spiegato quali potrebbero essere gli effetti di questo fenomeno. Osservando i modelli, riporta La Repubblica, sembrano più probabili le tempeste invernali. Inoltre, se il riscaldamento globale non dovesse trovar freno, è plausibile ritenere che la corrente del Golfo potrebbe ulteriormente rallentare del 45% entro il 2100. Ciò comporterebbe una diminuzione di salinità e di tepore dell’acqua che giunge a Nord.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.

oceano
(Foto di lecreusois-Pixabay)

Siccome il sale densifica l’acqua, qualora si innescasse tale meccanismo, il clima sarebbe sempre più instabile considerato che l’acqua del Nord non avrebbe più la forza di inabissarsi e riscendere a sud.

M.S.

Gestione cookie