Una storia atroce: 16nne si suicida subito dopo essere stata dimessa dall’ospedale. Il suo malessere non è stato capito
Una storia atroce quella di Brooke Firth la sedicenne che si è suicidata dopo essere stata dimessa dall’ospedale. Un’adolescente che aveva bisogno d’aiuto, di sostegno e che non ha retto l’“abbandono” da parte della struttura nella quale si trovava. Un periodo della vita bello ma come spesso si racconta non facile per molti ragazzi.
E quello che è successo a Brooke lo dice bene. La sua storia risale al 2017 ma è il Mirror che l’ha raccontata per portare all’attenzione le difficoltà che vivono oggi i giovani. La 16enne stava affrontando un periodo di forte depressione e per questo era stata ricoverata in ospedale.
Aveva provato a togliersi la vita diverse volte. Aveva detto chiaramente di avere spessissimo l’istinto a suicidarsi, un accanimento che l’assaliva fin dall’età di 10 anni.
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16enne si suicida, si è sentita abbandonata
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E così era stato. Brooker era stata ricoverata all’ospedale di Pinderfield di Wakefield per diverso tempo. I medici l’hanno seguita e tenuta sotto osservazione, ad un certo punto però, anche se non c’era la necessità di liberare il posto letto, hanno deciso che la16enne poteva tornare a casa.
L’hanno dimessa anche se proprio Brooke aveva chiesto di restare ancora. L’aveva fatto per tre volte consecutive pregando i medici di restare in struttura. Aveva paura di tornare a casa e temeva che i suoi istinti suicidi potessero tornare. E purtroppo così è stato.
Il lato oscuro della sua anima ha prevalso. Il malessere che la disturbava da circa sei anni ha avuto la meglio su di lei e quell’istinto suicida le ha fatto togliere la vita a soli tre giorni dal suo ritorno a casa dall’ospedale.
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E’ stato il figlio di un vicino che l’ha trovava senza vita in casa. E così Brooke che aveva cercato in tutti i modi di chiedere aiuto non ce l’ha fatta e il suo disturbo è stato preso sottogamba.