Da circa due settimane non si hanno notizie di un aereo Boeing 737 della compagnia Armenia Airways decollato da Tallinn e sparito nei cieli dell’Iran.
Rimane ancora avvolta nel mistero la sparizione del Boeing 737 della compagnia Armenia Airways. Del velivolo, partito da Tallinn, capitale dell’Estonia, si sono perse le tracce la mattina dello scorso 20 febbraio, una volta entrato nei cieli iraniani. A bordo, secondo quanto emerso, vi erano solo i due piloti e nessun passeggero, circostanza che, però, non è stata confermata. Al momento non vi sono riscontri che l’aereo possa essersi schiantato e, ufficialmente, non è stata confermata nessuna vittima. Da alcuni giorni sarebbe stata avanzata un’ipotesi secondo la quale l’aereo possa essere stato venduto clandestinamente ad una compagnia della Repubblica islamica che, per via delle sanzioni, non può acquistare velivoli.
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Non è stato ancora risolto il giallo del Boeing 737 della compagnia Armenia Airways, scomparso nei cieli iraniani circa due settimane fa. Secondo quanto ricostruito dalla redazione de Il Corriere della Sera, il velivolo sarebbe partito il 19 febbraio dalla capitale estone Tallinn, nonostante le compagnie armene figurino nella blacklist europea, ed era diretto negli Emirati Arabi per degli interventi di manutenzione, ma con una sosta tecnica a Hostomel, in Ucraina. Mentre il velivolo attraversava lo spazio aereo ucraino, avrebbe virato per dirigersi in Bulgaria, dove sarebbe atterrato a Varna. Il mattino seguente, il Boeing si rialza in volo, ma misteriosamente, mentre sorvola i cieli iraniani scompare nel nulla.
A bordo del velivolo, secondo quanto emerso, ma non ancora confermato, si trovavano solo i due piloti e nessun passeggero. Ufficialmente, riferisce il Corriere della Sera, non sono stati segnalati incidenti o vittime. Non è chiaro, dunque, che fine possa aver fatto l’aereo della compagnia Armenia Airways che ha sorvolato mezza Europa, nonostante le restrizioni. Le autorità locali hanno confermato l’esistenza del volo, ma non hanno fornito dettagli ulteriori sostenendo che le indagini sono ancora in corso.
Le ipotesi formulate in questi giorni, in seguito alla scomparsa, sono diverse. Tra queste, riporta Il Corriere citando fonti locali ed il sito specializzato Scramble, quella che l’aereo possa essere atterrato a Teheran per finire nelle mani della compagnia locale Caspian Airlines.
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Il problema tecnico che avrebbe costretto l’aereo ad un atterraggio d’emergenza in Iran sarebbe, dunque, secondo questa ipotesi, un escamotage per vendere dei velivoli all’aviolinea della Repubblica Islamica che, per via dell’embargo, non può acquistarli. Tale ipotesi, però, è stata smentita dalla stessa compagnia armena in una email inviata al Corriere della Sera che si è occupato del caso.
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