Iss: con le nuove indagini alcune regioni rischiano la fascia rossa

Attualmente le regioni rosse in Italia sono solo due: l’indagine condotta dall’Iss potrebbe cambiare lo scenario

indagine Iss: regioni a rischio
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La situazione epidemiologica in Italia torna a farsi preoccupante: l’indice dei contagi, infatti, si avvicina sempre più all’1 in alcune regioni. Per queste, dunque, sarà probabilmente inevitabile entrare in fascia rossa o/e vedersi inasprire le norme di contenimento del virus.

Le regioni particolarmente a rischio attualmente sono: il Lazio, la Calabria, la Puglia e il Veneto. Si tratta di zone in fascia gialla che potrebbe diventare arancione se le notizie del prossimo fine settimana non subiranno un’inversione di tendenza.

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Rischio nuova stretta per alcune regioni: l’indice Rt torna a farsi alto

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Potrebbe cambiare lo scenario attuale del Paese: la divisione in 4 zone potrebbe, infatti, subire un cambiamento ed alcune regioni potrebbero dover passare dalla zona gialla a quella arancione. A rischiare sono anche alcune regioni che, pur essendo arancioni, presentano al loro interno delle zone rosse: anche per queste, quindi, potrebbero essere necessarie norme più stringenti.

La situazione sarebbe particolarmente compromessa in Emilia Romagna, Campania e Abruzzo. La Lombardia e il Piemonte invece, attualmente in zona arancione, potrebbero vedersi applicare nuove e più severe norme. A partire dalla prossima settimana, potremmo vedere quindi una prevalenza di zone arancioni ed un aumento di quelle rosse.

Si attendono allora i risultati dell’indagine messa in atto dall’Istituto Superiore di Sanità, ma considerato il peggioramento della situazione epidemiologica, con un aumento dei casi che fa salire nuovamente l’indice Rt verso una soglia critica, la probabilità di un cambiamento più restrittivo comincia a farsi certezza.

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(Photo by Brent Stirton/Getty Images)

La più alta circolazione del virus in alcune regioni sembrerebbe, dunque, confermare quella che a tutti gli effetti si può definire come la “terza ondata”.

 

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