Il guerriero Sinisa Mihajlovic sale sul palco del teatro Ariston e racconta la sua esperienza con la malattia e la sua forza per sconfiggerla.
Il palco dell’Ariston forse non è abbastanza grande per contenere due campioni di così grande levature. Sinisa Mihajlovic e Zlatan Ibrahimovic insieme al festival di Sanremo si prendono poco sul serio e oltre a stimolare una riflessione ci strappano anche un sorriso.
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La malattia il suo avversario più temibile
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“Ho raccontato tutto nel mio libro, è stata una malattia perfida. Da un giorno all’altro mi è cambiata la vita. Ma mi sono dovuto riprendere e combattere. Dal primo momento ero convinto che avrei vinto“. Queste le parole emozionate di Mihajlovic.
Ha superato mille difficoltà, dalla sua infanzia in Jugoslavia fino all’arrivo in Italia. Poi, il calcio agonistico e la serie A. E’ stato allenatore della nazionale serba, dell’Inter, del Catania, del Bologna.
Quando il 13 luglio 2019, a poche settimane dal rinnovo contrattuale, Mihajlović comunicò di essere malato e di aver una forma acuta di leucemia, il mondo dello sport e non solo quello sono rimasti sotto choc.
Ma la sua è un’anima guerriera e per questo si è immediatamente sottoposto alle cure mediche e lascia tutti a bocca aperta quando il 25 agosto, ancora in cura all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e dopo un ricovero lungo 44 giorni, è tornato a sorpresa a sedersi in panchina.
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Ibrajmovich, sul palco dell’Ariston insieme con il suo amico, ha detto che quando ha saputo della malattia del suo amico non è stato capace di dargli conforto.