A Sanremo canta una quartetto decisamente inaspettato e completamente fuori ordine, quello formato da due campione e due showman
Zlatan sotto richiesta di Amadeus ha voluto al suo fianco nella terza serata del Festival di Sanremo, il suo amico e collega Sinisa Mihajlovic. I due inizialmente si sono seduti per un intervista con Amadeus. Qualche chiacchiera tra uomini tra confidenze sul campo e aneddoti esilaranti, come Zlatan che tira una testata a Sinisa quando erano avversari.
Poi arriva il momento di affrontare il tema della malattia di Sinisa, ne parla con sicurezza e Zlatan lo supporta. Un momento molto bello in cui si vede un grande rispetto e una grande amicizia tra i due campioni.
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Ibrahimovic e Mihajlovic per una sera cantanti
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I due grandi campioni dopo aver chiacchierato con Amadeus decidono di cantare. Sinisa è convinto e volenteroso, Zlatan diciamo che si fa trascinare dalla corrente. Mihajlovic vuole cantare il famoso brano dei Nomadi “Io vagabondo”. Amadeus non può non chiamare a questo punto Fiorello, assente da quasi tutta la serata per questo momento unico. Si presenta con i fiori da consegnare a Sinisa perché è stato criticato che nel 2021 non ci dovrebbe essere più discriminazione di genere, e quindi i fiori vanno anche agli uomini ospiti.
Il calciatore però passa i fiori al collega Zlatan che li tiene in mano per tutto il tempo dell’esibizione. Cominciano così a cantare, la nuova band denominata da Fiorello gli “Abbadeus”. Abba in onore delle origini svedesi di Zlatan e Adeus, non c’è bisogno di spiegarlo. A cantare però alla fine è praticamente solo Fiorello, Amadeus va e viene, Sinisa ci prova e poi si fa prendere dalla foga e si gira verso Fiorello con grinta.
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Inutile dire che Ibrahimovic è rimasto immobile per tutto il tempo senza scomporsi e canticchiando in sottofondo. D’altronde lui è notoriamente freddo come carattere e un pò impostato. Ma alla fine, nonostante il loro essere scordinati e un pò confusionari, è stato uno spettacolo unico. Due grandi campioni di calcio e due showman fantastici, ma sopratutto quattro amici che cantano insieme uno dei brani più emozionanti.