Secondo un recente studio per frenare il riscaldamento globale bisognerebbe attivare l’equivalente di un lockdown ogni due anni: la scoperta.
Durante il primo periodo della Pandemia tutti Paesi del mondo si sono chiusi, applicando un lockdown. Una circostanza che ha drasticamente ridotto le emissioni di CO2. Ciò sia perché stoppato era il traffico veicolare, sia perché numerose fabbriche, non ritenute produttrici di beni essenziali, hanno messo in pausa la loro attività.
Una circostanza che, ha confermato la comunità scientifica, pare abbia apportato un sostanziale beneficio all’ambiente. Si sarebbero raggiunti dei livelli così bassi di inquinamento che se si fossero mantenuti avrebbero anticipato di almeno un decennio gli obbiettivi dell’Accordo di Parigi. Un recente studio svela quanti lockdown ci vorrebbero per scongiurare il tanto temuto aumento della temperatura di +2°C.
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Riscaldamento globale, per frenarlo almeno un lockdown ogni due anni
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Ci vorrebbe almeno un lockdown, come quello disposto nella prima fase dell’emergenza, a livello globale ogni due anni per frenare il riscaldamento globale. In sostanza, rivela uno studio, il Mondo dovrebbe bloccarsi con questa cadenza per scongiurare l’aumento di 2°C della temperatura. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Nature Climate Change.
Con lo stop del Pianeta le emissioni si sarebbero ridotte di circa il 7% ossia l’equivalente di più di 2,5 miliardi di tonnellate di CO2. La ricerca, riporta The Guardian, mostra come anche quei Paesi che avevano iniziato a porre un freno alle emissioni, non sarebbero riusciti ad arrivare ai risultati opportuni per scongiurare l’aumento della temperatura.
L’autrice principale dello studio, Corinne Le Quéré, ha sottolineato come adesso le Agende Governative abbiano al primo posto solo manovre utili a tamponare gli effetti della pandemia. Eppure, prosegue, ci sarebbe bisogno di una riduzione della CO2, ovviamente non attivando dei lockdown ma di certo con metodi altrettanto efficaci. C’è bisogno, sostiene a gran voce la scienziata, che i Governi si assumano le loro responsabilità sul clima.
Questo studio si somma ad altri precedentemente svolti i quali mostravano che a causa del calo dei gas serra di concerto alla Pandemia si sarebbe avuto una sorta di accantonamento degli obbiettivi climatici a lungo termine.
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La dottoressa, riporta The Guardian, ha proseguito affermando che nel 2020 le emissioni sono diminuite non perché le infrastrutture dei combustibili fossili erano chiuse, ma proprio perché venivano utilizzate meno. Ciò significa che appena riprenderanno si avrà di nuovo un drammatico aumento.
M.S.