Il brano presentato dai Maneskin al Festival di Sanremo è stato accusato di plagio. Durante la conferenza stampa del terzo appuntamento del Festival arriva la risposta della Rai.
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Ipotesi di plagio per il brano presentato dai Maneskin al Festival di Sanremo. Al centro del mirino è la canzone “Zitti e buoni”. Le accuse vertono la somiglianza con il brano degli Anthony Laszlo, “F.D.T”, in gara al Festival nel 2015.
Dopo la risposta della casa discografica Sony, si pronuncia anche la Rai. Entrambe smentiscono le accuse confermando che non si tratta di un plagio.
La notizia è stata comunicata durante la conferenza stampa relativa al terzo appuntamento di Sanremo. Tra i tanti aggiornamenti si è trattato anche del caso Maneskin. Il vicedirettore di Ra1, Claudio Fasulo, ha smentito le ipotesi che il brano presentato dal gruppo sia una copia di un’altra canzone.
“Senza entrate nei tecnicismi musicali, non ci sarebbe alcun plagio. Nonostante alcune analogie nel ritornello, i consulenti hanno stabilito che non c’è plagio armonico, melodico e strutturale. La questione è archiviata”, il commento di Fasulo.
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Maneskin scampato il rischio di ritiro: il brano presentano non è un plagio
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La band ha così scampato il pericolo di ritiro dalla gara. I giovani musicisti sono stati accusati subito dopo la prima esibizione sul palco dell’Ariston. Le segnalazioni della somiglianza della canzone con il brano degli Anthony Laszlo, presentato sempre al Festival nel 2015, si sono diffuse sul web.
Le accuse sono giunte al produttore, Davide Pavanello, del due torinese. Quest’ultimo sull’account Instagram ha pubblicato un video in cui ha evidenziato la somiglianza del brano dei Maleskin con quello degli Anthony Laszlo. “Qualcosa non quadra”, scrive il produttore sotto il post.
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Di seguito la replica da parte dello staff della band e la perizia della Sony. Poi la conferma della Rai che affossa le accuse. Sospiro di sollievo per i giovani musicisti pop rock.