Alessandra Amoroso e Matilde Gioli insieme danno voce agli operatori dello spettacolo che lavorano dietro le quinte, fermi a causa della pandemia. Commovente
Una platea vuota alle spalle, quella del teatro Ariston del Festival di Sanremo, che il pubblico italiano vede in questo stato ormai da quattro sere e a cui non si è abituato. Anno dopo anno abbiamo visto quelle poltrone gremite, abbiamo invidiato coloro che hanno avuto la fortuna di poter godere dal vivo della manifestazione musicale più attesa nel nostro paese. Fa male vederle “nude”, addolora ciò che rappresentano: un mondo in ginocchio per una pandemia che ancora non allenta la sua morsa.
“Siamo due donne che hanno avuto la grande fortuna di realizzare i propri sogni” – così ha detto ieri Alessandra Amoroso in un intervento in compagnia di Matilde Gioli. Una cantante e un’attrice, due artiste in ambiti diversi che hanno, però, una cosa in comune: la necessità di calcare un palco per poter lavorare. Quello dell’Ariston è attivo e vivo per la kermesse canora, che dire di tutti gli altri? Che dire di tutti gli operatori del settore spettacolo che sono fermi da un anno? Il Festival di Sanremo dà loro una voce attraverso le due donne, visibilmente commosse.
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Alessandra Amoroso e Matilde Gioli danno una voce a chi non ce l’ha
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“Il nostro sogno ha bisogno del battito di altri cuori, vive del respiro, delle braccia, delle mani di altre persone che grazie alla loro passione e alla loro professionalità rendono questi sogni un mestiere” – continua Matilde Gioli mentre entrambe le artiste guadagnano il centro del palco del teatro Ariston. Insieme a loro i fonici, gli addetti alle luci e tutti gli altri operatori che lavorano dietro le quinte e rendono possibile lo spettacolo del Festival. Sono in rappresentanza dei loro colleghi che arrancano a causa della pandemia. Loro possono lavorare durante la kermesse ma, come viene ricordato, il lavoro non dev’essere un colpo di fortuna, nè un privilegio ma un diritto.
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“Il nostro lavoro ha bisogno di donne e uomini che giorno per giorno ti permettono di fare quello che ami, di essere quello che sei, dei professionisti che diventano una seconda famiglia, le persone con cui viaggiamo, con cui condividiamo gioie, insuccessi, con cui ci scambiamo momenti di vita, conosco i loro figli, le loro storie, come loro conoscono la mia”. – prosegue Alessandra Amoroso. E’ stato trasmesso un video alle loro spalle con moltissimi artisti italiani che si sono levati in un applauso sentito per chi ancora aspetta risposte e desidera tornare alla normalità.
L’intervento si è concluso con la performance di Alessandra Amoroso che ha intonato Una notte in Italia di Ivano Fossati.