Un’intera famiglia Indù di cinque membri è stata brutalmente massacrata all’interno della propria abitazione: comunità sotto shock.
Una famiglia Indù di 5 membri, in Pakistan, è stata brutalmente assassinata all’interno della propria abitazione. Nel Paese Asiatico non si placano le persecuzioni ai danni di una sua minoranza. Un nuovo attacco ha sconvolto, quindi, la comunità la quale ha assistito all’ennesimo massacro. Eppure nonostante l’evidenza, pare che a livello centrale tale piaga non venga classificata come emergenza, anzi. Pare, infatti, assistere al consueto negazionismo.
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Pakistan, famiglia Indù brutalmente assassinata a colpi di ascia
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Il Pakistan torna alla ribalta delle cronache per l’ennesimo brutale omicidio ai danni della comunità Indù, una minoranza nel Paese. Ben 5 membri di una famiglia sono stati massacrati all’interno della loro abitazione ed i corpi rinvenuti in circostanze misteriose, ora al vaglio della polizia.
Stando a quanto riporta la redazione di News Room Post, che a suo volta cita il quotidiano locale The News International, pare che le vittime siano state trovate con la gola tagliata e diverse ferite sul corpo nella loro casa della colonia di Abu Dhabi, a pochi chilometri da Rahim Yar. Le armi del delitto sarebbero state un coltello ed un’ascia. Un omicidio efferato che avrebbe lasciato sotto shock l’intera comunità.
Un noto attivista, Birbal Das, avrebbe riferito che la famiglia Ram Chand apparteneva alla minoranza indù Meghwal che per anni aveva gestito una sartoria. Il capofamiglia era un uomo di indole pacifica e trascorreva la propria vita con serenità e felicità. Proprio per il suo carattere era amato dalla comunità.
La polizia, riporta News Room Post, avrebbe quindi avviato le indagini ed a breve dovrebbe ragguagliare la stampa su ulteriori sviluppi. Il primo ministro Sardar Usman Buzdar avrebbe invitato gli agenti a trovare presto i colpevoli ed assicurarli alla giustizia.
Purtroppo i crimini contro gli Indù sono molto frequenti in Pakistan. Solo lo scorso mese un poliziotto avrebbe rapito una ragazza di questa minoranza e l’avrebbe costretta a convertirsi all’Islam per poi sposarla. Stando ai rapporti ufficiali l’agente avrebbe dovuto proteggere la minoranza, considerato che per ordini superiori si trovava lì proprio per fare da picchetto.
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Da che avrebbe dovuto proteggerla a che ne è diventato carnefice. Una violenza inaudita, sia fisica che psicologica.