Ha il nome di un fiore e anche la sua decorazione ne rievoca i connotati, la storia della Torta Mimosa ha origini molto recenti che scopriamo insieme
Oggi 8 marzo si celebra la giornata mondiale delle donne, data scelta in ricordo della strage in cui persero la vita centinaia di operaie dell’industria tessile Cotton di New York, uccise da un incendio divampato l’8 marzo 1908. Per celebrare questa giornata è stato creato anche un dolce tipico che conosciamo bene tutti quanti, la Torta Mimosa.
La scelta di ufficializzare il tutto con questo fiore avvenne però nel 1946 grazie a Teresa Masi, dirigente dell’Unione Donne Italiane, che pensò di usarla all’inizio come simbolo per la facilità con cui si poteva raccogliere nelle campagne in questo periodo dell’anno.
Spesso l’origine di dolci è soggetta ad aggiustamenti nel tempo legati a vecchie tradizioni culinarie familiari. Per la Torta Mimosa invece abbiamo un riferimento storico preciso: sembra essere nata a Rieti negli anni Cinquanta, su idea del cuoco Adelmo Renzi, originario di San Filippo di Contigliano, che possedeva proprio un ristorante nel centro della cittadina della provincia di Rieti.
La Torta Mimosa con la ricetta segreta rimase di sua proprietà fino a che il cuoco non decise di partecipare, nel maggio del 1962, ad un concorso di pasticceria a Sanremo, la città per antonomasia dei fiori. L’idea era quella di omaggiare la città, e l’idea di Renzi venne premiata proprio per l’estrosità con cui veniva realizzata, diventando in breve tempo il simbolo della festa delle donne in tutto il Paese.
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Molti preferiscono acquistarla bella e pronta in pasticceria, ma per i più temerari invece viene in soccorso Ricetta Sprint che spiega in modo semplice come poterla ricreare a casa questo dolce simbolo.
Pan di spagna:
Crema e decorazione:
Per il pan di spagna, rompere le uova in una ciotola capiente e sbatterle con le fruste assieme allo zucchero. Incorporare poi la farina poco alla volta, quindi aggiungiamo il lievito per dolci ed il sale. Versare il composto in una teglia rettangolare di alluminio da 24 cm di larghezza unta di olio e infarinata. Infornare a 180° e cuocere circa 35 minuti a forno statico.
Per la crema scaldare il latte in un pentolino e aggiungiamo una scorza di limone e la bacca di vaniglia fresca. In un’altra pentola aggiungere le uova e lo zucchero, poi la farina e l’amido di riso, mescolare bene con una frusta fino ad ottenere un composto perfettamente liscio. Quando il latte è caldo togliere la scorza e versare piano il latte nella crema, mescolare bene e portare sul fuoco dove si deve raddensare, ci vorranno circa 5 minuti. Coprire la pentola con una pellicola e tenere da parte la crema.
Quando il pan di spagna sarà freddo bisogna tagliarlo con un coltello in tre strati uguali. Per la farcitura montare la panna e aggiungerne metà alla crema pasticcera messa da parte, amalgamare bene e unirvi i pezzi di ananas sciroppato. Allo sciroppo dell’ananas aggiungiamo mezzo bicchiere d’acqua per comporre la bagna da usare per inumidire gli strati.
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In un vassoio rettangolare poggiare il primo strato di pan di spagna che va bagnato prima con lo sciroppo all’ananas e poi coperto con la crema chantilly. Procedere con gli strati. Ricoprire la superficie della torta con le briciole di pan di spagna lasciando liberi i bordi che andranno decorati con la panna montata messa da parte.
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