Raffaele Morelli interpellato a Uno Mattina ha spiegato il suo punto di vista sul caso dell’omicidio di Bolzano. Ecco cosa di nasconde dietro la mentre di Neumair
A due mesi dalla scomparsa dei genitori avvenuta il 4 gennaio scorso, Benno Neumair ha confessato di aver ucciso brutalmente Laura Perselli e Peter Neumair. Lo ha comunicato nel pomeriggio di ieri la Procura di Bolzano che indaga sul duplice omicidio e che ha reso noto anche di aver richiesto un incidente probatorio per verificare la capacità di intendere e volere di Benno. Sentiamo cosa ha spiegato a “Uno Mattina” lo psichiatra Morelli sul caso in questione.
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Morelli spiega che Benno Neumair soffre di infantilismo profondo
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Poco fa in collegamento video con lo studio di “Uno Mattina” il professor Raffaele Morelli, psichiatra, psicoterapeuta, filosofo e saggista italiano, con l’aiuto dell’avvocato Balducci ha commentato il duplice omicidio di Bolzano dopo la confessione ieri di Benno Neumair.
Il conduttore Marco Frittella ha chiesto a Morelli come è possibile che la psiche umana possa portare un uomo a compiere un gesto così atroce e a non confessarlo per due mesi. Lapidaria la risposta del professore: “Si tratta di una forma di infantilismo profondo, dove il discostamento della coscienza adulta ha preso il sopravvento si tutto. Neumair vedeva i genitori non più come figure parentali da amare e rispettare ma estranei, nemici, da allontanare”.
“Questo spiega anche lo strangolamento della madre – continua Morelli – e il fatto che lui stesso abbia iniziato a vacillare dopo il ritrovamento del copro di quest’ultima. Lui non ha confessato per pentimento ma solo perché ha ceduto sotto la pressione dell’interrogatorio, la Polizia ed il suo avvocato probabilmente lo hanno rassicurato che era lui la vittima delle minacce dei genitori”.
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Lo stesso pensiero viene espresso dall’avvocato Paola Balducci, docente alla Luiss. Dopo due mesi dall’omicidio dei genitori solo il rinvenimento del corpo di Laura Perselli ha messo Benno alle strette. Si attendono adesso le mosse dell’avvocato difensore del giovane, Flavio Moccia, che cercherà di dimostrare appunto questa sua incapacità di intendere e volere per poter ridurre la pena di Neumair.