Obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite: effetti negativi o positivi sulle foreste?

Secondo un recente studio gli obiettivi delle Nazioni Unite avranno conseguenze sulle foreste: positive o negative?

Foresta
(Valiphotos – Pixabay)

Una recente ricerca avrebbe valutato quelli che saranno gli impatti sulle foreste di tutte il Pianeta che avrà l’aumento del benessere della specie umana. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite vanno dall’implementazione dei servizi sanitari alle energie rinnovabili, per passare poi all’azzeramento delle disparità e la lotta alla povertà. Un piano ovviamente encomiabile, ma che in base alle sue modalità di attuazione potrebbe avere non sempre riverberi positivi nei confronti delle foreste.

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Obiettivi di sviluppo delle Nazioni Unite: gli effetti sulle foreste

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Numerosi degli obiettivi di sviluppo, come ad esempio garantire la salute dell’intera popolazione mondiale o assicurare anche a Paesi svantaggiati un grado di istruzione di certo rientrano in tutti quei target che apporteranno beneficio alle foreste. Di contro, però, soprattutto per quanto riguarda il comparto dell’implementazione delle infrastrutture, non può dirsi lo stesso.

Questo quanto emerso da una recente ricerca condotta dall’Università di Leeds la quale ha analizzato numerosi scritti relativi agli obiettivi prefissatisi dalle Nazioni Uniti per aumentare la qualità della vita del genere umano.

Dallo studio sarebbe emerso, scrive l’Ateneo Inglese, che le strade future costruite per incrementare l’accesso ai mercati globali sarebbero particolarmente dannose per le foreste. Immaginabile la ragione: per la costruzione di tale tipologia di infrastruttura, infatti, sarà necessario procedere a disboscamenti. Oltre ad esse si aggiunge anche la messa in opera di ferrovie, dighe ed aree industriali. Non solo, pare anche che la lotta contro la criminalità colombiana per interrompere i traffici di cocaina possiede un rovescio della medaglia. Nonostante siano riscontrabili dei giovamenti dall’altro è stato dimostrato come l’eradicazione delle piante di coca porterebbe i coltivatori a traslare altrove le loro attività, passando a pratiche agricole eccessivamente dannose.

Il principale autore dello studio, Jamie Carr, ha affermato che tra i 17 obiettivi delle Nazioni Unite quasi nessuno presenta nette linee di demarcazioni tra effetti negativi (escluse le infrastrutture ed il comparto energia) e positivi. In quest’ultimo caso eccezione fa l’istruzione. Su di essa è stato calcolato che tutti gli impatti saranno solo che benefici.

Il quadro generale, tuttavia, mostrerebbe che sulla bilancia i miglioramenti supererebbero gli aspetti negativi. Eppure, precisa l’Università, sarebbero necessari maggiori approfondimenti.

Il team di ricerca era composto da scienziati specializzati nelle più disparate materie e sotto la loro lente sono passati ben 466 documenti accademici da cui sono stati estrapolati 963 esempi di impatti. Ben 63 dei 169 obiettivi delle Nazioni Uniti avrebbero un riverbero sulle foreste. In particolare 29 benefici e 15 dannosi. Sarebbero 19 quelli ad impatto misto.

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Riscaldamento globale ruolo foreste
(Getty Images)

Comprendere tali risvolti, spiega l’Ateneo, aiuterà a minimizzare i danni ed amplificare gli aspetti ottimali.

M.S.

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