Il noto magnate Bill Gates in una recente intervista avrebbe puntato il dito contro i Bitcoin: a suo avviso la produzione della criptovaluta danneggerebbe l’ambiente.
Una dichiarazione quella di Bill Gates al New York Times che ha aperto un grande dibattito intorno ai Bitcoin. O meglio, sulla sua produzione. Il magnate di Microsoft, come noto anche grande sostenitore delle politiche sostenibili, si sarebbe scagliato contro la criptovaluta sostenendo che i processi per la sua emissione inquinerebbero in misura spropositata.
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Bill Gates contro i Bitcoin: la produzione danneggia l’ambiente
To avoid a climate disaster, we need to eliminate emissions from the ways we create electricity, grow food, make things, move around, and heat and cool our buildings. It won’t be easy, but I believe we can do it. This book is about what it will take. https://t.co/xyzs0x6CwB
— Bill Gates (@BillGates) February 15, 2021
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Bill Gates, in una recentissima intervista al New York Times, ha criticato aspramente i Bitcoin. A suo avviso, la produzione della criptovaluta – quantomeno per le modalità per ora impiegate – starebbe danneggiando l’ambiente. Ma come è possibile? Il magante di Microsoft ha posto l’attenzione su un particolare non di poco conto.
“Bitcoin utilizza un quantitativo di elettricità di molto maggiore rispetto a qualsiasi altro metodo noto all’umanità per effettuare transazioni“, ha affermato. Bill Gates, però, ha tenuto a precisare che se venissero impiegate fonti alternative per la produzione di energia elettrica, sarebbe pronto a cambiare idea sulla criptovaluta.
Come noto, il filantropo statunitense è un fervente sostenitore dell’agenda del clima, motivo per il quale spesso nei suoi interventi pubblici, pone l’accento su questioni relative al clima. Sul social network Clubhouse, all’interno di una chat stando a quanto riporta la redazione di Enterpreneur, avrebbe svelato di voler creare un sistema finanziario green. “Ci sono altri metodi per poter creare moneta digitale e la nostra fondazione è coinvolta. Si tratta di un sistema economico: le commissioni di transazione sono così basse che darebbero potere anche ai meno abbienti“.
Secondo recenti studi, riporta la redazione di Enterpreneur, le emissioni generate per la produzione dei Bitocoin sarebbero pari a quelle di Argentina e Nuova Zelanda. Le ricerche sino ad oggi condotte, seppur non tutte con il medesimo risultato, su una cosa sarebbero concordi; ossia sulla attualità e gravità del problema.
A spingere la produzione, vi sarebbe la valuta attuale dei Bitcoin. Ad oggi ogni azione varrebbe più di 50mila dollari, il che si traduce in un capitale pari a 1,06 trilioni di dollari. Questo, è evidente invoglierebbe sempre più aziende ad investire.
Se da un lato ci sono spregiudicati azionisti, dall’altro però è anche vero che ci sono quelli più attenti al clima. Proprio questi ultimi starebbero spingendo affinchè vada diminuendo l’utilizzo del carbonio.
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Tra questi, riporta Enterpreneur, Jack Dorsey, CEO di Twitter. Il milionario ha garantito che investirà 10 mln di dollari per implementare la produzione di criptovaluta con energie sostenibili.
M.S.