Catania, muore un secondo agente appartenente alle Forze dell’Ordine della città dopo aver fatto il vaccino, aperta un’inchiesta.
Paura a Catania; nella città etnea si sono registrati due allarmanti decessi che hanno messo all’erta l’intera comunità. Le due vittime, appartenenti entrambi alle Forze dell’Ordine, avrebbero perso la vita dopo la somministrazione della prima dose del vaccino AstraZeneca. Secondo quanto riportato dai giornali locali, i due agenti oltre ad essere giovani, godevano di ottima salute. Le vittime sono Stefano Paternò, 43 anni, Sottoufficiale della Marina Militare ad Augusta e Davide Villa poliziotto in servizio presso l’Anticrimine di Catania, quest’ultimo morto per trombosi sfociata in emorragia cerebrale. Portato al Pronto Soccorso dal fratello, inutili i tentativi per salvargli la vita. Davide Villa è venuto a mancare 12 giorni dopo dalla somministrazione del vaccino. I vaccini provenivano dallo stesso lotto e pertanto si è proceduto al sequestro delle fiale.
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Vaccino letale: l’agonia di Stefano Paternò
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La storia di Stefano Paternò ha creato non poco sgomento: la prima dose di vaccino AstraZeneca gli aveva subito procurato un senso di malessere generale con febbre, curata con la Tachipirina. Nelle ore immediatamente successive, la moglie lo trova in stato di incoscienza. A nulla sono serviti i soccorsi, il 118 infatti ne ha dichiarato il decesso. Sull’uomo nella giornata di domani sarà predisposta l’autopsia per riscontrare la vera causa del decesso. “essendo il decesso chiaramente ascrivibile alla somministrazione del vaccino va verificata nell’interesse della collettività l’ipotesi di uno stock di fiale difettose o di improvvide manovre o ogni altra possibile causa” questo è quanto si legge dall’esposto presentato dal Legale della famiglia di Stefano Paternò.
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Prosegue l’Avvocato: “…bisogna capire se ci siano delle malattie pregresse, se ci siano state delle reazioni allergiche, così come va controllato lo stock di fiale all’ospedale militare”.
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