La Russia rallenta Twitter per diffusione di “contenuti illegali”

La Federazione Russa ha intensificato la sua offensiva contro i giganti di Internet. La decisione delle autorità russe.

La notizia è stata confermata dal governo stesso: le autorità della Federazione Russa hanno rallentato il funzionamento di Twitter a causa della mancata rimozione di contenuti considerati illegali. La diffusione di informazioni proibite dal Cremlino è dunque alla base del rigido provvedimento da parte dei governanti.

Nonostante sia minoritaria nel Paese, la piattaforma dei tweet trova sin dalla sua nascita ampia accoglienza tra leader e politici dell’opposizione, nonché tra attivisti e giornalisti di media indipendenti. La decisione governativa si estende anche ad avvisi e sanzioni verso gli altri social networks, quali Facebook, Instagram, YouTube o il più recente TikTok.

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Il provvedimento contro il pluralismo

scherzo su twitter
Twitter (Photo Mix – Pixabay)

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La restrizione riguarda essenzialmente il caricamento di immagini, video e audio su tutti i dispositivi mobili e metà dei computer della Federazione Russa. Nel mirino del rigido provvedimento rientrano tutte le altre piattaforme social, specialmente per il suo potente ruolo sovversivo nei confronti del Cremlino. Un notevole esempio è l’organizzazione tramite web delle proteste a sostegno del crociato anti-corruzione Alexei Navalni.

In merito, il servizio federale russo adibito alla supervisione delle telecomunicazioni di massa, Roskomnadzor, assicura che questo mercoledì (10 marzo) ha iniziato a rallentare l’accesso di Twitter per tutto il territorio della Federazione. Il governo accusa il noto social network statunitense di diffusione illegale da anni di contenuti inappropriati, riguardanti droga, suicidio, pornografia e pedopornografia.

Roskomnadzor assicura di aver compiuto il passo per “proteggere i cittadini russi” e, in caso di mancata rimozione delle informazioni illecite, dichiara che le autorità russe sono pronte a intervenire con il blocco definitivo della piattaforma americana in tutta la Russia. Il portavoce del servizio di telecomunicazione dichiara attraverso un comunicato che Twitter ha ignorato oltre 3.000 delle 28.000 richieste di rimozione di contenuti. L’esperto auspica quanto prima l’adozione di una “politica costruttiva” da parte della società di microblogging.

Secondo un recente sondaggio dell’organizzazione russa indipendente Levada, Twitter ha dichiarato in una nota che l’azienda tecnologica americana ha smentito le accuse del Cremlino e ha espresso la sua immensa preoccupazione per il provvedimento russo contro il pluralismo; un’iniziativa che “soffoca e blocca la conversazione pubblica”.

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La pressione del governo sui social media è in considerevole aumento. Il controllo totale del traffico web risale a due anni fa, con l’approvazione da parte del president Vladimir Putin del decreto “Internet Sovrano” (2019), la cui applicazione garantisce un’infrastruttura tecnologica e legale per isolare la Federazione Russa dalla rete Internet globale.

Fonte BBC

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