Gianpiero Rotoli si racconta: “Il 2021? Un nuovo inizio senza zavorre”

Intervista esclusiva a Gianpiero Rotoli, l’attore napoletano che interpreta l’agente Silente nelle Indagini di Lolita Lobosco

gianpiero rotoli
L’attore Gianpiero Rotoli (Paolo Palmieri)

Di origine napoletana, si è poi trasferito a New York insieme alla sua famiglia dove ha potuto conoscere nuove tradizioni e culture ed ha avuto la possibilità di fare i primi passi. Roma però gli ha rubato il cuore, ed è proprio nella capitale che ha scelto di iniziare la sua formazione di attore al Duse Studio di Francesca De Sapio. Oggi è l’agente Silente di Le Indagini di Lolita Lobosco, la nuova fiction Rai. In passato ha lavorato La vita promessa, Non dirlo al mio capo 2 e I Bastardi di Pizzofalcone.

L’attore Gianpiero Rotoli si è raccontato ai microfoni di Yeslife e noi siamo qui per parlare delle sue esperienze.

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Gianpiero Rotoli
(Paolo Palmieri)

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Ciao Gian Piero presentati ai nostri ascoltatori

Ciao, sono Giampiero rotoli e sono attore

Napoli, New York e Roma, qual è la tua città del cuore e perché?

Bella domanda, perché ognuno rappresenta un aspetto diverso, diciamo, della mia vita. Napoli dove sono cresciuto, New York dove ho avuto le prime libertà da giovane adolescente, Roma insomma è la mia città adesso, non lo so forse direi New York perché associata diciamo un periodo di libertà, delle prime libertà.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

diciamo la possibilità di esplorare mondi mondi emotivi che magari non diciamo non avrei esplorato avrei sperimentato subito ecco anche poi mondi fisici nel senso che spesso si frequentano, si visitano posti che sono, diciamo, particolari dove si gira e magari neanche da turista avresti visitato.

Cosa non sopporti del tuo lavoro?

Allora sicuramente la difficoltà di mantenere una routine soprattutto per quanto riguarda la palestra o per quanto riguarda l’aspetto alimentare, quindi che ne so mangiare cestini per tanto tempo, è difficile fare una dieta cercare di scegliere le cose che ti servono oppure resistere ai buffet pieni di dolci della mattina dell’albergo

Qual è l’esperienza del cuore?

Allora non tanto per il ruolo perché il ruolo era piccolino insomma si è anche risolto in modo veloce, ma per tutto ciò che ne comportava che era una serie americana Catch-22 con George Clooney che lui era anche regista del mio episodio però ha comportato che praticamente sono stato 15 giorni in Sardegna a Porto in una suite dove ero libero potevo andare al mare fare quello che potevo e poi si è ridotto in una scena di mezz’ora con Clooney che mi spiegava la scena, l’esperienza divertente perché appunto perché praticamente ero nella stessa situazione di limbo sembra una sorta di Aspettando Godot. cioè eravamo noi quattro attori bilingue che eravamo appunto in questo albergo che ci continuavano a rimandare la scena per motivi atmosferici e quindi insomma abbiamo vissuto un momento particolare strano

Le indagini di Lolita Lobosco, qual è il ruolo del tuo personaggio?

Il mio ruolo è l’agente speciale Silente e fa parte diciamo dei filati di Lolita Lobosco, è un ruolo per ora della prima serie di contorno cioè aiuta a diciamo distendere i toni della parte drammatica e anche quando è presente sul luogo del delitto, anche con un cadavere davanti, diciamo anche lì ci sono degli scambi di battute con Lolita Lobosco che appunto tendono a distendere. Cioè quindi direi appunto un personaggio che fa parte dell’aspetto lavorativo di Lolita Lobosco che però aiuta a distendere i toni

Descrivi la fiction con tre aggettivi

Divertente, sexy, colorata.

Il tuo libro preferito?

Barone Lampante di Italo Calvino

Il tuo film preferito?

Tra gli ultimi Parasite, oppure non so mi è piaciuto anche Il labirinto del fauno, Il Decalogo, oppure uno vecchissimo, perché spazio tra quelli vecchi e quelli moderni. Anche Incompreso. L’ho visto solo una volta, mi ricordo il senso di colpa straziante.

Qual è il tuo portafortuna?

Da buon napoletano ho un cornicello rosso rigorosamente regalato.

Il tuo hobby?

Mi piace molto giocare a scacchi, passeggiare a contatto con la natura con la cucciola di Husky

Il tuo motto?

La goccia scava anche le pietre o le rocce.

Che cos’è per te la recitazione?

la possibilità immedesimare entrare i panni di qualcun altro e avere un punto di vista differente quindi diciamo è un qualcosa che ti aiuta a scardinare ciò che spesso si dà per scontato

Regista o attore?

Regattore

Cinema o teatro?

cinema

Serie tv o film?

Serfilm, non riesco a scegliere

Cosa ti ha lasciato il 2020?

Tante situazioni da chiudere, tante cose complicate da lasciarsi alle spalle.

Cosa ti aspetti dal 2021?

Un nuovo inizio senza zavorre.

Progetti futuri?

C’è in programma la seconda serie di Lolita Lobosco, poi ho prestato la voce per un personaggio nel nuovo film di Ivan Cotroneo che si chiama Quattordici giorni e praticamente la protagonista si allena al telefono con un’applicazione che la incita in uno stile militare ecco diciamo quella voce in inglese sono io, e poi altri progetti ma nulla di sicuro quindi non si dice.

BEATRICE MANOCCHIO

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