Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 15 marzo, ha comunicato i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati odierni del Ministero della Salute, i casi di contagio sono saliti a 3.238.394 con un incremento di 15.267 unità rispetto a ieri. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ammontano a 530.357 (-909). Salgono, invece, i ricoveri in terapia intensiva (+75) che risultano essere 3.157 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza sono 2.605.538 ossia 15.807 unità rispetto a ieri. Nelle ultime ore si sono registrati 354 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime in Italia a 102.499.
La regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato l’eliminazione dal totale dei positivi di un caso, in quanto duplicato. L’Emilia Romagna ha eliminato 13 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Provincia Autonoma di Bolzano ha sottratto un caso, positivo al test antigenico ma non confermato da test molecolare. Infine, anche il Veneto ha eliminato 5 casi tra i confermati con test antigenico, in quanto sono risultati positivi al test molecolare.
Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha pubblicato sul proprio sito il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi da oltre un anno. Stando ai dati, i casi di contagio erano saliti a 3.223.142. Salivano ancora i soggetti attualmente positivi che erano pari a 531.266, così come i ricoveri in terapia intensiva che risultavano essere 3.082 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 2.589.731. Si aggravava ancora il bilancio delle vittime in Italia che portavano il totale a 102.145.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 8 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche la Provincia Autonoma di Bolzano eliminava 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 14 marzo: 21.315 casi e 264 vittime
Nella giornata di sabato sono stati resi noti come di consueto i numeri riguardanti la pandemia da Covid in Italia. Stando a quanto riferito dal Ministero della Salute attraverso tabella sanitaria, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 3.201.838. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 520.061. Aumentavano anche i ricoveri in terapia intensiva giunti a contare 2.982 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 2.579.896. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungevano il totale di 101.881.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 13 marzo: i dati della pandemia di oggi in Italia
Ad esclusione della Sardegna, rimasta in zona bianca, su tutto il territorio nazionale da oggi, con l’entrata del nuovo decreto valido sino al prossimo 6 aprile, sarà necessario l’utilizzo dell’autocertificazione. Il documento da portare con sé ed esibire servirà a motivare gli spostamenti necessari per le regioni collocate sia in zona rossa che in zona arancione. Nella fascia di più alto rischio sono state inserite: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia Autonoma di Trento. In zona arancione: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.
QUI IL MODULO IN PDF EDITABILE E SCARIBILE.
Nel dettaglio, chi si trova in zona rossa dovrà sempre esibire il modulo, considerato che vige il divieto per qualsiasi spostamento, anche all’interno del proprio comune, ad eccezione di comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità e per il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle seconde case site dentro e fuori regione.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Autocertificazione, il modello da scaricare per gli spostamenti
A causa dei decessi di alcuni soggetti che pochi giorni prima della morte avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca, è cresciuta la paura nella popolazione. Un timore che ha condotto numerosi richiamati a disdire la propria prenotazione e che ha portato l’Aifa a sospendere un intero lotto. Ciò nonostante, ad oggi, non sia emersa alcuna evidenza scientifica circa la correlazione tra la morte ed il vaccino.
Diversamente la pensano i parenti delle persone decedute, in primis Caterina Arena moglie di Stefano Paternò, il militare morto poco dopo aver ricevuto la dose di AstraZeneca. Secondo la donna, il marito avrebbe iniziato ad avere febbre che purtroppo, neppure con l’antipiretico si sarebbe abbassata.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino AstraZeneca, parla la moglie del militare: “Morto in 45 minuti”
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Ad un certo punto, nel cuore della notte le sue condizioni di salute sarebbero precipitate. Contattato immediatamente il 118, i familiari dell’uomo avrebbero effettuato un massaggio cardiaco, seguendo le indicazioni dei sanitari. Tuttavia il militare non ce l’ha fatta. Inutile ogni tentativo si soccorso.
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