Muore di cancro a soli 37 anni e a breve distanza dalla mamma, anche lei spentasi per un tumore. Si chiamava Alberto ed era un ingegnere
Spesso il destino lega mamma e figli in modo indissolubile. È quello che è successo ad Alberto Villa, un giovane ingegnere aerospaziale che è morto a soli quattro mesi di distanza da sua mamma per lo stesso male.
Alberto aveva 37 anni, una carriera ben avviata e tanta voglia di creare una bella famiglia insieme alla sua compagna. Era di Ponso, in provincia di Padova, ma non ce l’ha fatta a vincere la battaglia più grande della sua vita, quella contro un brutto male. Erano ormai venti mesi che combatteva contro il cancro, glioblastoma al cervello e ieri la sua corsa è finita.
Il 37enne si è spento tra le braccia di sua moglie Alice a soli pochi mesi dalla morte di sua mamma Maria Teresa che lo scorso novembre lo aveva lasciato sempre per via di un tumore. I due per un periodo avevano così combattuto insieme. Poi Maria Teresa non ce l’aveva fatta e Alberto si era trovato a vincere la sfida più difficile senza sua mamma, sostenuto però sempre dall’amore di sua moglie Alice.
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Muore di cancro a soli 37 anni, addio ad Alberto
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Alberto Villa aveva scoperto di essere malato già nel 2019, circa due anni fa dopo essere ritornato da un viaggio dalla Spagna. E nello stesso periodo anche sua mamma si era ammalata. Il mal di testa del giovane era così forte e insistente che aveva deciso di rivolgersi ad uno specialista per capire di cosa di trattasse.
L’esito della visita e della tac alla quale era stato sottoposto avevano mostrato già all’epoca la tragica situazione: un tumore al cervello. Una notizia che ha gelato il giovane ingegnere e la sua famiglia. Un tumore aggressivo che lascia al massimo due anni di vita e così è stato per il 37enne padovano.
Alberto era per lo più infermo ormai, le sue capacità motorie erano limitatissime come anche la vista. Il male lo aveva assalito piano piano, si era impossessato di lui e lo aveva consumato da dentro.
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Affianco alla moglie per il dolore anche tutti i colleghi della MTA di Conselve dove il giovane prima della malattia lavorava.