Sara Pedri, ginecologa di 31 anni che lavora a Cles, in Trentino, risulta scomparsa dal 4 marzo. Lo straziante appello della famiglia: “Aiutateci a ritrovarla”
Sono ore di attesa e di angoscia per chi ha a cuore le sorti di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa ormai da nove giorni. La giovane, originaria di Forlì, stava lavorando in Trentino-Alto Adige, all’ospedale di Cles. La sua sparizione risale al 4 marzo scorso: i familiari non riuscivano a rintracciarla e hanno allertato i Carabinieri.
Le forze dell’ordine hanno fatto seguito alla loro segnalazione, ma finora solo la sua auto è stata ritrovata. La vettura era parcheggiata in un comune limitrofo, Cis, nei pressi dell’incrocio tra le strade statali 43 e 42, vicino al ponte che attraversa il torrente Noce. All’interno dell’abitacolo è stato rinvenuto il cellulare di Sara, ma non c’erano altre prove che potessero indirizzare le ricerche.
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Sara Pedri, l’appello della famiglia della ginecologa scomparsa da 9 giorni: “Aiutateci”
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La famiglia della ginecologa ha rivolto diversi appelli sui social e ai giornali. I genitori hanno diffuso la foto e la descrizione di Sara: la giovane è alta 1.62 m, ha i capelli rossi ed è di corporatura minuta. I suoi cari si stanno attivando affinché le ricerche continuino e si scopra cosa le è realmente accaduto.
Nei giorni immediatamente successivi alla denuncia della scomparsa di Sara, le indagini hanno impegnato quotidianamente circa 50 uomini. È stata anche installata una Sala Operativa Mobile, fornita dai Vigili del Fuoco di Trento per garantire la migliore gestione possibile degli uomini e dei mezzi a disposizione sul posto.
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L’intera zona è stata setacciata, facendo particolare attenzione all’argine del torrente Noce. Domenica oltre 200 fra volontari e membri delle forze dell’ordine si sono dedicati alle ricerca. Ma purtroppo fino ad oggi la giovane ginecologa sembra essere introvabile.