Il noto cantautore e personaggio televisivo italiano riceverà presto la dose vaccinale: la sua richiesta è risoluta.
Anche Al Bano Carrisi è pronto a ricevere la dose vaccinale: il suo turno è previsto per la fine di marzo. Ospite in collegamento di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, il cantautore pugliese è deciso: Vaccino? sì. “Speravo di essere vaccinato prima? Sono fatalista” – dichiara – “succede quando deve succedere, e succederà.” Tuttavia, mentre il noto volto della televisione italiana si mostra fermo e irremovibile sull’iniezione biologica anti-Covid, le sue decisioni in merito al vaccino sono ancora scricchiolanti a causa di una piccola incertezza.
LEGGI ANCHE >>> Val D’Aosta, valanga a Flassin: morto uno scialpinista
“Vaccino AstraZeneca? Troppi allarmismi”
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Schianto frontale sulla strada provinciale: muore ragazzo, due feriti
Alla domanda relativa alla casa farmaceutica del vaccino, la risposta di Al Bano è secca e concisa “Pretendo che sia un vaccino Pfizer o uno Sputnik“. Ancora vacillante tra l’indecisione, il cantante italiano “si arrende al Pfizer”, dal momento che la preparazione russa non è stato ancora autorizzata dagli enti preposti del nostro Paese.
Qualsiasi dose è ben accetta per il personaggio televisivo, tranne AstraZeneca. Il famosissimo cantante pugliese storce il naso alla azienda bio-farmaceutica anglo-svedese e esprime la sua preoccupazione in merito alle recenti notizie circolanti sulla sua presunta pericolosità: “Siamo pieni di allarmismi su questo vaccino, leggo i giornali e guardo la tv […] Voglio vedere come vanno le cose. Ci sono molti punti che mi tengono un po’ lontano da questa verità“. Nonostante le ricerche abbiano smentito qualsiasi associazione fra AstraZeneca e i casi di trombosi rara accaduti negli scorsi giorni, Al Bano resta scettico: “se c’è incertezza preferisco aspettare.”
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
Tornando sul vaccino Sputnik, l’artista italiano ha sottolineato il progresso della Russia, dove il mondo dello spettacolo è tornato a splendere animando numerosi territori della Federazione. “Io invece sono fermo da un anno: è tanto, troppo.”, precisa dispiaciuto.