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Interviste

Al Fulvio Bernardini si porta avanti lo sport: tra crisi economiche e perdite di socialità

Durante la pandemia una delle realtà più colpite sono senza dubbio i centri sportivi che da un anno a questa parte hanno dovuto ridurre al minimo le attività. Noi di Yeslife siamo stati a Roma, presso il centro polivalente Fulvio Bernardini, per ascoltare alcune testimonianze dirette.

Andrea Giurato – Responsabile tecnico arrampicata ‘Fulvio Bernardini’

Nella periferia est della Capitale sorge l’impianto sportivo Fulvio Bernardini, un centro sportivo dove sono diverse le attività che si incontrano, dalla piscina, alla palestra, passando per il parkour, il pattinaggio, il calcio, l’arrampicata e molti altri sport.

Abbiamo ascoltato le parole dei diretti interessati per scoprire meglio come stanno affrontando questa difficile situazione che si protrae ormai da un anno e quali sono le soluzioni che hanno attuato per quelle attività all’aperto che in zona gialla e arancione possono andare avanti.

Abbiamo chiesto ad Andrea Giurato, responsabile tecnico dell’arrampicata con la parete più alta del centro-sud, come procede la loro realtà sportiva: “A partire da giugno, cioè da quando ci è stato permesso di riaprire, abbiamo potuto riprendere le nostre attività grazie al fatto che la nostra struttura per la gran parte è all’aperto. Nella disgrazia generale di questo lockdown, abbiamo potuto riprendere almeno parzialmente l’attività lavorando all’aperto e questo ha permesso anche a buona parte delle persone di praticare l’arrampicata presso il nostro centro sportivo che invece in gran parte delle strutture di arrampicata di Roma si svolge invece prevalentemente al chiuso”.

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Il calcio e la crisi che sta vivendo

Roberto Giuliani – DG Accademia Sporting Roma

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Un altro sport che consente gli allenamenti in zona arancione e gialla è il calcio, ma senza contatto e senza utilizzare gli spogliatoi dopo l’attività.

Cosa comporta questo a livello di perdite economiche? Lo abbiamo chiesto a Roberto Giuliani, direttore generale dell’Accademia Sporting Roma: “Parlando di problematiche inerenti a alle perdite economiche, come si può pensare, sono state rilevanti. La nostra fortuna come società di ASD Accademia Sporting Roma è che siamo un gruppo di otto soci e tutti quanti ci siamo rimessi in gioco, nonostante l’età per qualcuno un po’ più avanzata, e abbiamo ricominciato a fare addirittura gli allenatori, la parte atletica, per ovviare alle perdite che naturalmente avevamo preventivato. Ad esempio non potendo usufruire di spogliatoi e relative docce, i genitori hanno giustamente preteso un riscontro economico che prendesse in considerazione questo aggravio. Senza andare sullo specifico  indubbiamente è stata una stagione in assoluta perdita e anche considerando l’anno passato stiamo veramente messi male economicamente: speriamo di aver gettato le basi per il prossimo anno che auspichiamo sia di ripresa per tutti e dove quello che abbiamo seminato, come il numero di bambini e di adulti che continua a mantenersi stabile, ci permetta di fare una stagione che ci permetta di riprenderci almeno economicamente e superare questa situazione veramente critica”.

Non si tratta solo di problematiche in campo economico ma anche sociale e su questo argomento ha voluto porre l’accento Fernando Filanti, direttore sportivo dell’Accademia Sporting Roma: “Il mio vuole essere un grido di aiuto, di allerta per evidenziare un’altra perdita importante ossia la perdita della socialità da parte dei ragazzi che è maturata attraverso l’impossibilità di andare a scuola e di fare sport. Ci sono dati impressionanti, circa il 20% per quanto riguarda l’Italia di suicidi di ragazzi che vanno dai 10 ai 24 anni, ci sono in giro depressioni enormi accompagnate ad ansie sul futuro. Inoltre si è sviluppata una violenza fortissima verso se stessi e verso gli altri, le cronache sono piene di questi dati. La mia vuole essere una richiesta proprio a chi ha in mano la possibilità di riaprire questi luoghi dello sport e della socialità perché non è da qui che nasce il contagio, esso nasce sui mezzi pubblici con i riscaldamenti accesi e pieni di gente, non nasce in questa situazione e sui campi di calcio“.

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Fernando Filanti – DS Accademia Sporting Roma

Il Ds ha voluto concludere con un invito: “Facciamo un appello a chi ha la possibilità di cambiare questa situazione perché si sensibilizzi a quello che stiamo chiedendo”.

 

 

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