La giornalista Isabella Mezza è morta stamattina, dopo una lunga malattia, a 72 anni. Volto noto del Tg 3, era famosa per le sue rubriche socio-culturali
Lutto in casa Rai. Viale Mazzini piange la scomparsa di Isabella Mezza, storica giornalista e professionista della cultura. La cronista era gravemente malata già da tempo, ma non aveva abbandonato la professione. E il mondo del giornalismo si stringe attorno alla famiglia e ai colleghi di lunga data.
Isabella Mezza era nata il 28 aprile 1948 a Firenze. Da giovane si era trasferita a Roma, dove aveva conseguito le lauree in Lettere e in Sociologia culturale. Dal 1984 si dedicava alla comunicazione, scrivendo sulle pagine culturali di quotidiani e periodici. Poi l’arrivo in Rai e la brillante carriera sul piccolo schermo.
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Isabella curò e condusse le popolari rubriche del TG3 “On the road”, “L’edicola”, “Il Dubbio”, “Omnibus”, “Telesogni” e ”Shukran”. Spaziava dai temi sociali come l’immigrazione, la solidarietà e la multiculturalità, a quelli della salute e del mondo femminile. Il suo primo amore restava però l’arte: Isabella era docente di Critica Giornalistica all’Accademia Nazionale “Silvio d’Amico” e si occupava regolarmente di recensioni e cataloghi artistici.
I funerali della giornalista si svolgeranno oggi pomeriggio presso la chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma. Le esequie non saranno aperte al pubblico, bensì in forma ristretta, in ossequio delle normative anti Covid.
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L’Unione dei giornalisti Rai la ricorda così: “Molti conoscevano l’amore di Isabella per l’arte, la letteratura, la musica… Pochi forse conoscevano il grande impegno che metteva in tutti i suoi servizi. La sua grande sensibilità e il rispetto per gli altri la portavano ad occuparsi con tatto, in punta di piedi, di temi molto delicati”.