Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 18 marzo, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando ai dati del bollettino del Ministero della Salute, i casi di contagio sono saliti a 3.306.711 con un incremento di 24.935 unità rispetto a ieri. Continuano a salire i soggetti attualmente positivi ad oggi 547.510 (+8.502) così come i ricoveri in terapia intensiva: 3.333 in totale e 16 in più di ieri. Il numero guariti dall’inizio dell’emergenza sono giunti a 2.655.346, ossia 15.976 unità in più di ieri. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 423 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 103.855.
La regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato la sottrazione dal totale dei positivi di 3 casi: 2 giudicati non-Covid e 1 duplicato. L’Emilia Romagna ha eliminato 29 casi: 27 in quanto positivi al test antigenico, ma non confermati da tampone molecolare, e 2 casi in quanto giudicati non-Covid. Anche la Provincia Autonoma di Bolzano ha sottratto 2 casi in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da test molecolare. Infine, la regione Valle d’Aosta ha specificato che dei 20 casi confermarti da test antigenico odierni, 9 appartengono alla giornata di ieri.
Il Ministero della Salute ha aggiornato ieri lo stato relativo all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese da oltre un anno. Stando ai dati, i casi di contagio complessivi erano saliti a 3.281.810. Ancora in aumento i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 539.008 ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultavano 3.317 in totale. I guariti dall’inizio dell’emergenza salivano a 2.639.370 . Nelle ultime 24 ore si erano registrati nuovi decessi che portavano il bilancio totale delle vittime a 103.432.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava l’eliminazione di 2 casi dal totale dei positivi, in quanto duplicato e 1 già in carico in altra Regione. L’Emilia Romagna eliminava 16 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche la Provincia Autonoma di Bolzano sottraeva 1 caso in quanto positivo al test antigenico, ma non confermato da tampone molecolare.
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Pubblicato nella giornata di martedì il consueto bollettino del Ministero della Salute relativo all’epidemia da coronavirus nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 3.258.770. Tornavano in aumento i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 536.115 così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva che ammontavano a 3.256 in totale. Il numeri dei guariti saliva a 2.619.654. Si aggravava il bilancio delle vittime in Italia che portavano il totale a 103.001.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava la sottrazione di 2 casi dal totale dei positivi, in quanto pazienti non Covid. L’Emilia Romagna eliminava 18 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.
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Con l’ultimo decreto legge il Governo ha disposto misure più stringenti per il Paese, involgendo anche le festività Pasquali. Una scelta, quella dell’inasprimento delle norme di prevenzione, dettata anche dall’eccessiva circolazione sul territorio delle varianti del Covid-19.
Oggi, proprio in merito a queste ultime, sarebbe stata effettuata una nuova scoperta. Stando a quanto riferisce la redazione di Leggo, una donna di Novara sarebbe risultata positiva al Covid. Tuttavia, all’esito del tampone, i medici avrebbero scoperto trattarsi di un ceppo ancora sconosciuto.
Le operazioni di prelievo si sono svolte all’interno del Cerba di Milano al cui capo vi è il noto virologo Francesco Broccolo dell’Università Bicocca. Immediatamente sarebbe scattato l’allarme ed il campione sarebbe stato trasferito a Napoli. Nel capoluogo campano sarà il Ceinge con la taskforce Covid-19 della Regione ad approfondire la questione.
Secondo il professor Broccolo, riporta Leggo, questa nuova variante presenterebbe un mix di mutazioni; da quella inglese a quella nigeriana, per poi passare a due ancora ignote. Ovviamente nessun allarmismo, al momento sono in corso ulteriori verifiche per cercare di carpire il maggior numero possibile di informazioni sul caso.
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Se venisse approvata la strategia dell’overbooking, all’appello verrebbero richiamati molti più soggetti rispetto alle dosi a disposizione dell’AstraZeneca. Ciò scongiurerebbe la possibilità che si creino dei vuoti nelle vaccinazioni. Una possibilità non così astratta, considerando che ancor prima della decisione dell’Aifa, a seguito del decesso di alcune persone che avevano ricevuto la prima dose, erano già emersi non pochi problemi. In numerosi avevano annullato la propria prenotazione.
Ma un quesito sorge spontaneo, cosa potrebbe accadere se ci si rifiutasse di ricevere il vaccino AstraZeneca (qualora ripartissero le somministrazioni)? La risposta, secondo il Corriere alla luce delle ultime novità, vedrebbe finire, chiunque cancellasse la propria prenotazione, in fondo alla lista delle vaccinazioni.
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In sintesi, si riceverebbe il vaccino almeno con tre mesi di ritardo. Una circostanza che parrebbe valida anche se non ci si prenotasse prima della scadenza prevista per la propria categoria.
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