L’Ema ha elencato i sintomi sospetti da riconoscere e monitorare dopo la somministrazione del siero AstraZeneca: ecco quali sono
Ieri dopo tre giorni di incertezze e paure su AstraZeneca, l’Agenzia europea del farmaco si è espressa sul vaccino che era stato sospeso lo scorso lunedì a causa di alcune sintomatologie sospette riscontrate nei pazienti. L’Ema ha quindi dato l’okay al proseguimento delle vaccinazione con il siero anglo-svedese, definendolo nella conferenza stampa come “antidoto efficace contro il Covid” e con ”benefici che superano i rischi”.
Il Governo italiano ha confermato che già dalla giornata di oggi riprenderà la campagna vaccinale con l’AstraZeneca, anche se risulta chiara la raccomandazione di Sabine Strauss, presidente del Prac e a capo della commissione sulla farmacovigilanza dell’Ema, che ha spiegato novità salienti:
“Il foglietto illustrativo del vaccino in questione deve essere aggiornato: è importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali”, ha detto la Strauss. Vediamo insieme quindi quali sono gli effetti collaterali legati al siero e come riconoscerli.
LEGGI ANCHE -> Covid-19, il bollettino del 18 marzo: 24.935 nuovi casi e 423 vittime
Vaccino AstraZeneca, i sintomi da conoscere
LEGGI ANCHE —> Uno Mattina: vaccini, quali effetti collaterali? Parlano gli esperti
L’Ema quindi ieri si è anche pronunciata su quelli che sono i sintomi che i pazienti potrebbero avvertire dopo la somministrazione delle dosi. Sono effetti a cui bisogna prestare attenzione nel momento in cui contatteranno il loro medico di base per un consulto.
Tra gli effetti comuni troviamo affanno, dolore al petto o allo stomaco, prurito e lividi, gonfiore o sensazione di freddo a un braccio o una gamba, sensazione di malessere in generale. Ma anche mal di testa intenso e visione offuscata, piccoli lividi multipli, macchie rossastre o violacee o vesciche di sangue sotto la pelle, sanguinamento persistente.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
L’ente ha però anche precisato che il farmaco “non è associato a un aumento del rischio complessivo di disturbi della coagulazione del sangue”. Si è calcolato infatti che la percentuale di eventi tromboembolici nei soggetti vaccinati non è superiore a quella che colpisce normalmente la popolazione mondiale durante l’anno.