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Covid 19

Coronavirus, il bollettino del 22 marzo: 13.846 casi e 386 decessi – VIDEO

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi lunedì 22 marzo, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Il Ministero della Salute ha appena diffuso i dati relativi all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando all’odierno bollettino, i casi di contagio complessivi sono saliti a 3.400.877, ossia 13.846 in più di ieri. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 563.067 (-8.605). Salgono, invece, i ricoveri in terapia intensiva3.510 in totale e 62 in più di ieri. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza è giunto a 2.732.482 con un incremento di 32.720 unità rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 386 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 105.328.

La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha segnalato la sottrazione di 1 caso dei giorni scorsi, in quanto duplicato. L’Emilia Romagna ha eliminato 5 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Provincia Autonoma di Bolzano ha comunicato che “a seguito di un ricalcolo dei dati è emerso che i test antigenici positivi confermati dall’esito del test molecolare eseguiti prima del 15 gennaio non sono stati conteggiati fino ad oggi. Pertanto oggi vengono aggiunti 10692 unità ai casi confermati da test molecolare, di cui 27 risultati positivi in data 21 marzo e 10665 risultati positivi prima del 15 gennaio“.

Coronavirus, bollettino: i numeri in Italia di domenica 21 marzo

(Ministero della Salute)

Aggiornato ieri lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando al bollettino diffuso dal Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.376.376. Salivano ancora anche i soggetti attualmente positivi che ad erano pari a 571.672, così come i ricoveri in terapia intensiva3.448 in totale. Il numero dei guariti erano giunto a 2.699.762. Si aggravava il bilancio delle vittime nel nostro Paese che hanno portato il totale a 104.942.

La regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 7 casi dichiarati nei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. La Provincia Autonoma di Bolzano sottraeva 107 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 21 marzo: 20.159 nuovi casi di contagio e 300 vittime

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 20 marzo

Nella giornata di sabato è stato aggiornato il quadro relativo alla pandemia da Covid in Italia. Attraverso la tabella sanitaria del Ministero della Salute, è stato reso noto che il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 3.356.331 . In crescita anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 565.453. Aumentavano anche i ricoveri in terapia intensiva giunti a 3.387 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 2.686.236. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 104.642.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 20 marzo: i dati della pandemia di oggi in Italia

Vaccino: dosi in arrivo e immunità entro giugno per il commissario dell’Ue

Entro il mese di giugno, l’arrivo del giusto numero di dosi, sarà in grado di garantire la tanto anelata immunità di gregge. Queste le parole di Thierry Breton, commissario UE e responsabile dei vaccini, il quale ha sottolineato come non bisognerà attendere lo “sbarco” dello Sputnik. L’Europa, sue stesse dichiarazioni, è divenuto il continente ove la produzione di sieri è maggiore su tutto il Pianeta.

Come data simbolica, Thierry Breton ha parlato di 14 luglio, sarà quello il giorno in cui in Europa sarà finalmente raggiunto l’obbiettivo di divincolarsi da questa pandemia. Con l’arrivo di nuove dosi, inoltre, l’Europa non dovrà accordarsi per lo Sputnik in quanto la produzione sarà tale da rendere autosufficiente il Vecchio Continente. Il prossimo trimestre dovrebbero giungere circa 350 milioni di dosi di vaccino. Addirittura si parla di una sorta di inversione di ruoli dove sarà l’Europa ad aiutare la Russia la quale pare abbia, al momento, difficoltà nella produzione. L’Ue si è detta pronta a porgere il proprio aiuto all’occorrenza.

In sostanza il messaggio è uno: dare priorità ai vaccini europei. Una dichiarazione che invece stride con le vedute di numerosi Paesi tra cui Germania ed Italia che hanno iniziato a guardare ben oltre il confine.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino: dosi in arrivo e immunità entro giugno per il commissario dell’Ue 

DAD, l’impresa epica di una famiglia con 9 figli durante il lockdown

I primi a patire gli effetti delle chiusure furono gli studenti. Come ben si ricorderà ancor prima del lockdown vennero chiuse le scuole, al fine di prevenire focolai di contagio. A distanza di un anno, l’ormai noto sistema della Didattica a Distanza resta l’unico strumento per poter sopperire alla serrata degli istituti garantendo al contempo l’istruzione delle nuove generazione. Eppure in merito sono sorte non poche problematiche, dalla a volte assenza di risorse da parte delle famiglie di poter acquistare dispositivi utili al fine, sino ai problemi di attenzione dei ragazzi.

C’è chi però grazie ad un’impeccabile organizzazione riesce a gestire in maniera encomiabile il frangente, tanto da essere stato tirato in ballo come esempio. SI tratta della nota famiglia Marra, madre padre e 9 figli.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> DAD, l’impresa epica di una famiglia con 9 figli durante il lockdown

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Grazie ad una efficace strategia sono riusciti a conciliare la loro contemporanea permanenza in casa senza che le attività dell’uno intaccassero quelle dell’altro.

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