Emergono ulteriori dubbi in merito al vaccino Astrazeneca. Al momento della richiesta di alcune autorizzazioni sarebbero stati inseriti dati obsoleti.
Dopo i risultati positivi di Astrazeneca annunciati ieri negli Usa tornano rivelazioni negative sul vaccino. Alle criticità passate si aggiunge un ulteriore notizia negativa. A rivelarla le autorità regolatrici americane. Sarebbe emerso che la casa farmaceutica anglo-svedese nel richiedere alcune autorizzazioni avrebbe mandato alcuni dati obsoleti o incompleti. Il tutto sarebbe accaduto durante la sperimentazione del vaccino negli Usa. L’indiscrezione è stata comunicata ieri dall’Istituto nazionale per le malattie infettive e le allergie.
Pertanto l’Istituto ha invitato la casa farmaceutica a verificare con le autorità i dati relativi all’efficacia di AstraZeneca. E’ stato poi richiesto che questi vengano resi pubblici e ben aggiornati. La Food and Drug Admistration e il Centers for Disease Control and Prevention si occuperanno comunque di revisionare i dati.
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AstraZeneca: l’azienda comunica il 79% di efficacia
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AstraZeneca aveva pubblicato ieri un’indagine relativa all’efficacia del vaccino. E’ emerso il dato del 79% in merito alla prevenzione del covid sintomatico. A questo si aggiunge un 100% relativo alla prevenzione del ricovero. La casa farmaceutica ha poi indicato come non sussisterebbero problematiche legate alle trombosi.
L’azienda ha realizzato poi una revisione specifica per queste situazioni. “Il comitato indipendente per il monitoraggio della sicurezza dei dati non ha riscontrato un aumento del rischio di trombosi o eventi caratterizzati da trombosi tra i 21.583 partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino”, ha affermato AstraZenca nella nota dello studio.
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Circa il 20% dei partecipanti sono soggetti di 65 anni. Il 60% di loro riportava patologie come diabete e problemi cardiaci i quali incrementano i rischi legati al virus. Ora le autorità chiedono maggiore chiarezza in merito ai dati che a oggi risultano incompleti.