Il cavallo è di sicuro uno degli animali domestici più straordinari e affascinanti che possano esistere. Vi presentiamo 5 curiosità su questa specie unica
Quanti di voi hanno avuto la possibilità di fare una galoppata in piena libertà sul dorso di un cavallo? Quanti, invece, hanno sognato di poterlo fare prima o poi? Questo perchè l’ Equus ferus caballus (nome scientifico) è da sempre uno degli animali domestici più affascinanti che abbia vissuto a stretto contatto con l’essere umano.
Si ritiene che i primi approcci tra uomo e cavallo siano avvenuti attorno al 5.000 a.C. nelle steppe orientali dell’Asia. Un amore e una fiducia che è andata a consolidarsi attraverso i secoli. Adesso i cavalli vengono usati per gli scopi più disparati: per chi ha spazio e modo sono ottimi animali da compagnia, hanno funzione ricreativa, sportiva, sono compagni di lavoro (pensate a scopi bellici in passato e alla polizia moderna), vengono adoperati in agricoltura e anche a fini terapeutici.
Vi sveliamo alcune curiosità che forse non conoscete.
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Il cavallo ha un campo visivo molto ampio e i suoi occhi mi permettono di vedere immagini diverse una per ogni occhio. Ha uno spettro visivo di circa 350°. La particolarità rilevante è che ciò che vede l’occhio destro non corrisponde a ciò che vede l’occhio sinistro. Infatti le immagini vengono codificate da emisferi differenti del cervello. E’ un po’ come se percepisse due realtà parallele.
Il cavallo è un animale estremamente sensibile , distingue i sentimenti come amore, felicità, tristezza, frustrazione, paura, ansia. Può anche sentirsi triste per mesi per la morte di un suo simile o anche per la perdita del suo padrone o del suo cavaliere.
Avete mai sentito il detto “a caval donato non si guarda in bocca”? Proviene dalla saggezza popolare in quanto i denti nella razza equina crescono per tutta la durata della sua vita. Osservare la dentatura serve, infatti, per stabilire l’età di un esemplare. Basta osservare l’usura degli incisivi che deriva dall’ alimentazione. Alla nascita il puledro è privo di denti, ma già dopo la prima settimana di vita spuntano gli incisivi superiori.
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La nascita di un puledro avviene dopo 11 mesi dal concepimento. Si assiste molto raramente a un parto gemellare, rischioso sia per la giumenta (nome del cavallo femmina), sia per i piccoli nascituri.
I cavalli non possono vomitare. Data la struttura anatomica dell’apparato digerente, non riescono a farlo perché la valvola che mette in comunicazione lo stomaco con l’esofago è molto potente e si apre solo verso l’interno. Per questo per loro anche una colica può essere fatale.
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