Dopo aver perso il lavoro come commessa, una 40enne siciliana è costretta a prostituirsi per sfamare i figli. Il suo dramma: “Spero che sapranno perdonarmi”
La disoccupazione dopo una vita di lavoro onesto e la tragica decisione di cambiare vita pur di andare avanti. È la triste storia di una 40enne di Catania, che deve prostituirsi per sfamare i figli. La sua testimonianza è stata raccolta dal quotidiano Repubblica, che le dà un nome di fantasia, Cinzia, per tutelarne la privacy.
La donna ha lavorato come commessa per più di dieci anni in un negozio di abbigliamento, e racconta: “Con gli 800 euro di paga e i 400 dell’assegno che mi versava il mio ex compagno, padre dei miei figli, riuscivo ad andare avanti senza troppi problemi”. Poi è stata mandata a casa. E con l’arrivo della pandemia, tutto è precipitato.
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Con l’emergenza Covid la donna non è più riuscita a trovare un lavoro. La stessa cosa è successa al suo ex, che non avendo più entrate fisse ha smesso di pagare il mantenimento per i ragazzi. Ma anche col reddito di cittadinanza e l’aiuto della Caritas, non riusciva a pagare l’affitto, le bollette e il cibo. Proprio per tutelare i suoi figli, due adolescenti, Cinzia ha preso la decisione più tragica: vendere il suo corpo per mandare avanti la famiglia.
Tutto è iniziato quando ha conosciuto un avvocato sposato. Lui si era invaghito, ma a lei non piaceva. Adesso hanno un accordo. La prima volta che sono stati insieme lui le ha regalato mille euro, ora gliene dà 500 al mese, per incontrarsi una volta a settimana. “Sto male per quello che faccio – confessa Cinzia – Non riesco più a guardarmi allo specchio: sono diventata una merce. Spesso mi sfiora la tentazione di farla finita, poi penso ai miei figli e ai miei genitori e vado avanti”.
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Il suo pensiero è sempre per la famiglia e per i due figli, che sono all’oscuro dei suoi sacrifici. Il suo desiderio è che continuino gli studi dopo il liceo, e soprattutto che un giorno possano capire le sue scelte disperate: “Forse un giorno diventerò nonna – sospira Cinzia – e racconterò la mia vera storia ai miei figli. Spero che riusciranno a perdonarmi“.
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