Quali sono le reali aspettative per la prossima estate 2021, la seconda vissuta all’epoca della pandemia da Covid
Con la primavera entrata da qualche giorno e le temperature che stanno diventando un po’ più gradevoli è inevitabile iniziare a chiedersi come potrà essere la prossima estate. Si tratterebbe in effetti della seconda nella quale l’intero pianeta è chiamato a fare i conti con il Covid. Per chi spera di dire già da adesso addio a distanziamento e mascherina purtroppo è in arrivo una cocente delusione. Il livello dei contagi e soprattutto la somministrazione dei vaccini non ha ancora raggiunto un livello tale da permettere un vero ritorno alla normalità. Gli esperti però, così com’è stato per l’anno scorso, puntano all’arrivo della bella stagione per registrare un calo dei contagi. Con la fine dell’inverno infatti e grazie ad un clima più mite è ipotizzabile che le persone cerchino di passare più tempo all’aria aperta riducendo così la possibilità di contagio.
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Come sarà l’estate 2021 nonostante il Covid secondo gli esperti
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Fermo restando che però questo non vorrà dire un liberi tutti o un effettivo ritorno ad una situazione di normalità è ipotizzabile secondo gli esperti un’estate con maggiori libertà. Intervistata da “Il Messaggero” il dottor Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, ha voluto fornire alcuni chiarimenti. “Non sono un mago – ha spiegato il professore – ma credo di poter ipotizzare che a giugno potremmo andare in vacanza“. Per un graduale ritorno alla normalità già da quest’estate infatti molto influiranno sia il ritorno della bella stagione ma soprattutto l’efficacia della campagna di vaccinazione. Tutti gli esperti concordano sul fatto che il Covid non sparirà di certo nei prossimi mesi ma grazie ai vaccini potremmo conviverci in un modo più “civile”.
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Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco infatti i primi effetti in Italia si inizieranno a vedere quando sarà raggiunta la percentuale del 20-30% di vaccinati nel paese. Parlare però di vero ritorno alla vita normale è ancora prematuro, potrà esserci ipoteticamente solo tra 7 o 13 mesi. Intanto però i primi passi potrebbero essere fatti già dal mese di maggio quando ci dovrebbero essere le prime riaperture.