“Speravo de morì prima”, la serie tv dedicata all’insostituibile capitano della AS Roma, Francesco Totti, nasconde un’indiscrezione.
E’ un impeccabile specchio che riflette con molta cura ed altrettanta naturalezza l’immagine del Capitano della A.S. Roma, Francesco Totti, nel corso della sua carriera, quella realizzata dal regista Luca Ribuoli e magistralmente interpretata dal suo protagonista, Pietro Castellitto. Un’istantanea in movimento che ben riesce a trasfigurare quell’amore assoluto dimostrato per anni dai suoi tifosi. Dettagli emozionanti ed aneddoti talvolta divertenti, poiché esempio di una trascorsa quotidianità, che fin dai primi istanti della serie televisiva, risulta palpabile allo spettatore e senza il bisogno di dover ricorrere ad alcun artificio.
Ma al di là del percorso da calciatore, nel progetto televisivo attualmente in onda su Sky, si ripercorrono alcune tappe fondamentali della sua vita privata, le diverse compagnie di amici e colleghi, il suo incontro e rapporto negli anni con Ilary Blasi, ed ancor di più le dinamiche familiari inedite fino a questo momento. Sebbene ad attirare particolarmente l’attenzione dei telespettatori sia stato proprio un dettaglio che riguarderebbe il papà di Francesco, Enzo Totti.
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“Speravo de morì prima”, da un’indiscrezione alla più grande umanità
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Un grande esempio di pura umanità quella dimostrata dall’affermato attore, Giorgio Colangeli, calatosi nei panni del papà di Francesco, Enzo, prematuramente scomparso a causa della pandemia nel maggio dello scorso anno. Un ruolo che dopo la sua scomparsa è stato colmato da un ulteriore responsabilità che però in virtù della sua professionalità non ha saputo tradire.
L’attore ha espresso il suo punto di vista in una recente intervista rilasciata al settimanale televisivo “Vero”, in concomitanza con la prima tv, ed iniziando in primis con una premessa: “Non seguo il calcio, ma il mito di Francesco Totti è una cosa talmente grossa che era nell’aria”.
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“La sceneggiatura è stato uno dei motivi per cui ho accettato”, ha ammesso Colangeli per poi ripiegare in conclusione con tutta sincerità: “la vicenda umana di Francesco Totti è fuori dal comune. Non ho mai incontrato Enzo. Avrei voluto chiedergli cosa pensava della mia interpretazione”.