La questione dell’eredità è sempre molto spinosa dopo la morte di una persona cara, vediamo però come può essere diviso il patrimonio tra i familiari
La divisione dell’eredità genera sempre profondi scontri all’interno delle famiglie nonostante esitano postille molto chiare all’interno del Codice Civile che normano tutta la prassi, stabilendo la quota di spettanza tra i vari componenti per odine e grado.
Dobbiamo innanzitutto distinguere tra “Successione per legge” nel caso il defunto non abbia lasciato testamento, e “Successione necessaria” invece in presenza di documentazione scritta relativa alle sue volontà. Qualora il soggetto deceduto non abbia lasciato un testamento, vediamo tutta la casistica possibile secondo l’art. 117 del Codice Civile:
- Quanto spetta al coniuge se non ci sono figli? Se non ci sono figli il coniuge diventa erede universale.
- Quanto spetta al coniuge se ci sono figli? Nel caso in cui oltre al coniuge sia presente anche un figlio, al primo spetta la metà dell’eredità oltre al diritto di abitazione nella casa coniugale, mentre al figlio l’altra metà dell’eredità. In presenza di più figli la quota va spartita a seconda del numero dei componenti familiari, sempre con la casa coniugale però a favore del coniuge.
- Quanto spetta al coniuge se ci sono i genitori (solo se non ci sono figli)? Nel caso i genitori del defunto siano ancora vivi, al coniuge spettano due terzi del patrimonio più la casa coniugale, ai genitori un terzo da dividersi in parti uguali. Se in aggiunta ci sono fratelli, l’1/3 dei genitori andrà ulteriormente suddiviso tra i primi ed i fratelli.
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Successione necessaria, cosa cambia per l’eredità del defunto
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Una nota a parte va fatta per la “Successione necessaria” chiamata così perché nonostante ci sia un testamento di mezzo, ai parenti più prossimi al defunto – i legittimari – viene comunque lasciata una percentuale di eredità. Quanto disposto dal defunto passerà sempre in seconda battuta rispetto a ciò che stabilisce la Legge.
- Quanto spetta al coniuge se non ci sono figli/genitori/fratelli? Al coniuge spetta sempre metà dell’intero patrimonio del defunto, più la casa coniugale, a prescindere da quanto stabilito nel testamento.
- Quanto spetta al coniuge se ci sono figli? Al coniuge spetta un terzo del patrimonio più la casa coniugale, al figlio unico un altro terzo, mentre la restante parte è concessa esternamente. In caso di più figli, cambia solo la spartizione nei loro confronti poiché questi ultimi ottengono un mezzo del patrimonio complessivo.
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- Quanto spetta al coniuge se ci sono i genitori del defunto (senza figli)? In quest’ultimo caso metà del patrimonio più la casa spetta al coniuge in vita, mentre un quarto ai genitori in parti uguali e un quarto come quota libera.