L’imbarcazione è affondata: le vittime sono decedute nelle acque del Mar Mediterraneo al largo delle coste libiche. La denuncia dell’OIM.
🆘Ongoing #SHIPWRECK off #Libya!
We were called by a group of 88 people on a rubber boat. They said that part of the boat was deflated & people went overboard. They keep calling in panic and ask for rescue. They should be found before it’s too late! pic.twitter.com/9dgdnMH3r1
— Alarm Phone (@alarm_phone) March 30, 2021
Un’altra tragedia in mare, questa volta nel Mediterraneo. Lo ha annunciato Info Migrants questo mercoledì (31 marzo): due donne e tre bambini hanno perso la vita al largo delle coste libiche. La causa è sempre la stessa: l’imbarcazione non ha retto il peso e si è capovolta. L’Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM) denuncia ancora una volta la “politica irresponsabile” dell’immigrazione irregolare.
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L’OIM “I decessi: conseguenza di politiche irresponsabili”
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Secondo quanto riporta Info Migrants, il dramma è avvenuto martedì (30 marzo), quando la barca, con a bordo circa 80 migranti, si è capovolta ed è affondata al largo delle coste libiche. Vittime della tragedia sono cinque persone: due donne e tre bambini. I naufraghi erano riusciti a contattare il servizio di soccorso migranti in mare Alarm Phone la mattina stessa. La situazione era critica: “una parte della barca è sgonfia e le persone sono cadute in acqua“, riporta l’account Twitter di Alarm Phone.
Stando a quanto riferiscono i comunicati ufficiali, la linea telefonica di emergenza ha tentato senza successo a contattare le autorità libiche verso le 9:30, utilizzando sette numeri di telefono. Solo alle ore 11:52, Alarm Phone è riuscito a stabilire i contatti con la guardia costiera libica. L’operazione di salvataggio è avvenuta in tarda serata: “Il nostro ultimo contatto con le persone in pericolo risale alle 18:39, da allora non siamo più riusciti a ricontattarle“, ha specificato la piattaforma dei soccorsi via mare.
Alcuni pescatori locali sono riusciti a soccorrere i migranti e a recuperare l’imbarcazione con l’aiuto della guardia costiera libica: 77 persone sono state salvate e trasferite in un centro di detenzione in Libia.
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I decessi sono “la conseguenza di una politica migratoria irresponsabile“, si rammarica Safa Msheli, portavoce dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM).
Fonte Info Migrants