Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi venerdì 2 aprile, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha diffuso il consueto bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando a quest’ultimo, i casi di contagio complessivi sono saliti a 3.629.000 con un incremento di 21.932 unità. In aumento i soggetti attualmente positivi pari a 565.295 (+1.816), cosi come i ricoveri in terapia intensiva: 3.704 in totale e 23 in più di ieri. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza sale a 2.953.377, ossia 19.620 unità in più di ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 481 decessi che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 110.328.
Covid-19, bollettino: i numeri in Italia di giovedì 1 marzo
Aggiornato lo stato dell’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria odierna del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.607.083. Tornavano in aumento i soggetti attualmente positivi pari a 563.479, mentre sono ancora in calo i ricoveri in terapia intensiva: 3.681 in totale. Il numero dei guariti saliva a 2.933.757. Si aggravava il bilancio delle vittime che portavano il totale a 109.847.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 1 caso in quanto duplicato. La Regione Marche sottraeva 224 casi identificati da test sierologici positivi, ma negativi al tampone. La Sicilia, infine, segnalava che in data odierna non era stato possibile rilevare il dato dei tamponi con test antigenico.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 31 marzo
Il Ministero della Salute ha pubblicato mercoledì il consueto bollettino relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria, il numero dei casi di contagio complessivi era salito a 3.584.899. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che erano 562.508, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 3.710 in totale. Il numero dei guariti saliva a 2.913.045. Il bilancio delle vittime dall’inizio dell’emergenza in Italia saliva a 109.346.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, ha segnalato l’eliminazione di 1 caso per correzione dei dati anagrafici. L’Emilia Romagna ha sottratto 13 casi dal totale, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Per la stessa ragione, la Provincia Autonoma di Bolzano eliminava 3 casi. La Regione Sicilia ha comunicato il dato che sommava i casi di ieri ai casi non comunicati nella giornata di martedì.
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Pandemia: l’indagine dell’Iss confermerà i colori delle regioni
Dopo le feste, anche queste da trascorrere come il Natale in restrizioni, si applicheranno nuove misure. L’attuale DPcm, infatti, terminerà la propria efficacia il 6 aprile. L’Esecutivo è stato categorico: niente zona gialla. L’Italia si tingerà di rosso ed arancione. Ciò al fine di limitare i contagi in attesa che la campagna vaccinale proceda speditamente e soprattutto per cercare di frenare la sempre più crescente circolazione delle varianti.
A determinare la collocazione delle Regione nelle diverse aree sarà l’Istituto Superiore di Sanità a seguito di approfondite indagini. Stando alle prime indiscrezioni è possibile che il passaggio in zona arancione lo faranno solo Campania e Veneto. Entrambe hanno mostrato un andamento della curva in discesa. Confermate, forse, anche Lazio e Liguria.
Più delicata la situazione della Sicilia, soprattutto all’esito della confusione degli ultimi giorni che ha messo in moto la macchina della giustizia.
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Covid Francia, zona rossa per tre settimane e scuole chiuse: annuncio del Premier
Il quadro pandemico, soprattutto in Europa desta non poche preoccupazioni. In Italia, ad esempio, i casi di contagio sono sempre in aumento. Drammatico il frangente anche per i cugini d’Oltralpe che stanno patendo una recrudescenza del virus di grande portata. Per tale ragione, la Francia si chiuderà in lockdown per tre settimane. Una decisione comunicata ai cittadini direttamente dal Presidente Emmanuel Macron il quale lo ha reso noto in un discorso alla Nazione a reti unificate. Coprifuoco alle 19, sospensione anche delle lezioni a distanza, chiusura di tutte le attività non essenziali.
Macron ha chiesto che in questo momento si presti la massima attenzione. Tutti i cittadini sono chiamati al proprio dovere, non uscendo di caso salvo estreme esigenze.
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Una decisione drastica, ma necessaria per il Presidente il quale auspica una rapida ripresa ed un’accelerazione della campagna vaccinale.