Il caso della ragazza scomparsa e poi trovata morta nel 2010 a Brembate di Sopra è ancora al centro delle cronache ed oggi è un attore a parlarne…
Yara Gambirasio è la 13enne scomparsa a Brembate di Sopra nella serata del 26 novembre 2010.
La giovane si era recata al centro sportivo dove praticava ginnastica ritmica che dista 700 metri dalla sua abitazione. Resta lì fino alle 18:40, dopodiché si perdono le sue tracce.
Da lì le ricerche fino al triste epilogo: il corpo di Yara venne ritrovato esattamente tre mesi dopo la sua scomparsa, privo di vita in un campo aperto a Chignolo D’Isola, paese distante 10 km da Brembate di Sopra.
Vengono rilevati numerosi colpi di spranga sul corpo, un trauma cranico, una profonda ferita al collo e almeno sei ferite da arma da taglio sul corpo e sembrerebbe che la morte sia sopraggiunta in seguito all’aggressione.
Data la sovrapponibilità del suo DNA con quello ritrovato sull’arma del delitto, il 16 giugno del 2014 viene arrestato Massimo Bossetti, un muratore incensurato di 44 anni condannato all’ergastolo.
Inoltre le telecamere di sorveglianza della strada della palestra di Yara avrebbero filmato il furgone Iveco di Bossetti passare più volte davanti al centro sportivo e questo avrebbe incastrato definitivamente l’uomo che però si è sempre dichiarato innocente.
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In un’intervista riportata su Cinecittà news, è stato intervistato l’attore Alessio Boni che interpreterà, nel film di Marco Giordana, il tenente colonnello dei carabinieri che si è occupato del caso. Insieme a Isabella Ragonese che invece sarà la pm Letizia Ruggeri.
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“Abbiamo affrontato con delicatezza e riverenza questo progetto, proprio perché si tratta di una storia vera accaduta solo dieci anni fa e di cui ancora oggi si parla. E’ una vicenda che ha toccato tutti, a me molto personalmente provenendo dal bergamasco. Ricordo che nella mia zona c’erano dei gruppi di volontari che giornalmente andavano a cercare Yara”.
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