Un ragazzo di 12 anni avrebbe sparato ad un uomo di 31: a dare mandato al giovane un suo parente 27enne il quale aveva avuto con la vittima una pesante discussione.
Tragedia scampata a Montichiari, Brescia, nella serata di venerdì. Un bambino di soli 12 anni ha esploso colpi di arma da fuoco contro un uomo di 31. Il motivo? Era stato “assoldato” da un parente, pare uno zio, poco più giovane del “bersaglio”. Tra i due sembra fosse intercorsa una accesa lite. Il contendere, secondo le prime indiscrezioni, una ragazza. I carabinieri continuano ad indagare per comprendere l’esatta dinamica dell’accaduto.
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Non sarebbe in pericolo di vita, ma rimane in prognosi riservata presso gli Spedali Civili di Brescia, il 31enne a cui un ragazzo di 12 anni avrebbe sparato alla spalla nella giornata di venerdì 2 aprile. Il ragazzo, riporta la redazione di Fanpage, avrebbe agito su “commissione”, ingaggiato da un parente – sembrerebbe lo zio- il quale pare avesse avuto con la vittima pesanti discussioni di carattere sentimentale.
All’esito dell’accaduto i carabinieri hanno provveduto al sequestro dell’arma (una pistola calibro 22 detenuta illegalmente) rinvenuta, pare, con matricola abrasa. Non solo, hanno anche fermato il mandante del terribile crimine, immediatamente tradotto presso la casa circondariale di Brescia.
Quanto al minore, secondo la legge italiana, non sarebbe in alcun modo imputabile. Considerata l’età, infatti, per lui vige l’assoluta incapacità di intendere e di volere. In ogni caso i capi d’accusa formulati dalla procura sono tentato omicidio, ricettazione ed illegale detenzione di armi.
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I militari dell’Arma stanno proseguendo con le loro indagini per cercare di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Ad ora, pare, si sia scoperto soltanto che la lite tra il 31enne ed il 27enne potrebbe essere scoppiata per una ragazza.