Mattino 5. Dopo la parentesi di Pasqua in Italia non esistono zone bianche o gialle. Saracinesche chiuse su tutto territorio. C’è chi dice basta
Fine delle vacanze pasquali e l’ Italia si è risvegliata nella sua interezza in una situazione divisa tra zone rosse e arancioni. L’aumento di contagi e la somministrazione a rilento dei vaccini non hanno permesso di allentare la morsa del governo sul nostro paese. Questo significa che le saracinesche di molte attività rimarranno chiuse in tutte le regioni, c’è chi non le apre da un anno, chi non lo farà mai più.
Cosa dice il decreto in vigore? Innanzitutto segnaliamo le regioni che piombano in zona rossa; esse sono: Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta e Campania. Quelle in zona arancione sono invece: Veneto, Marche, provincia di Trento, Lazio, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria e provincia autonoma di Bolzano.
Vige ovunque il divieto di uscire di casa dalle 22 alle 5, salvo casi di necessità. Bar e ristoranti rimarranno chiusi, consentito solo l’asporto (fino alle ore 18) e la consegna a domicilio (fino alle ore 22).
Si torna a scuola in presenza. Nelle zone rosse potranno farlo solo gli alunni fino alle prima media; in quelle arancioni anche quelli di seconda e terza media e il 50% degli studenti delle scuole superiori.
In zona arancione si potrà uscire liberamente di casa pur rimanendo entro i confini del proprio comune. Saranno aperti negozi, centri estetici e parrucchieri. Proprio un esponente di quest’ultima categoria ha manifestato il suo grido di disobbedienza alle telecamere di Mattino 5.
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Il contenitore delle prime ore della giornata targato Mediaset, Mattino 5, aveva lasciato spazio nelle scorse puntate a un parrucchiere di Pordenone di nome Biagio che aveva dichiarato che avrebbe aperto la sua attività martedì 6 aprile, nonostante i divieti in vigore dovuti alla dilagante pandemia da Coronavirus.
Le telecamere del programma sono tornate dall’ hair stylist per constatare se abbia mantenuto o meno la promessa. Così è stato. Cliente in poltrona e nessuna remora o paura delle sanzioni.
Il parrucchiere Biagio ha detto al giornalista Francesco Vecchi: “Io continuo a lavorare. Lo Stato non ci difende e io devo pur mantenermi”. Ha poi proseguito: “Quando i politici rinunceranno al loro lauto stipendio, quando il governo ci bloccherà le tasse, che sono sempre puntuali, quando ci verranno sospesi gli affitti, allora mi fermerò anche io”.
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Biagio lavora da solo nel suo negozio di Pordenone, adottando tutte le misure di sicurezza e facendo accedere una sola persona per volta. L’unica cliente presente ha dichiarato in diretta: “Perchè posso andare dal dentista e qui no? Io sono una cittadina europea, perché non posso avere lo stesso trattamento adottato da tutti gli altri stati dell’ Unione e in Italia ci sono misure diverse e incomprensibili?”
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