Nello studio di Uno Mattina l’imitatrice Emanuela Aureli che ha raccontato il suo rapporto professionale come comica e l’amore per il canto
Emanuela Aureli è uno dei personaggi più iconici della comicità italiana ed è stata ospite d’eccezione poco fa nello studio di Uno Mattina. La ternana classe 1973, da moltissimi anni è famosa per le sue spassosissime imitazioni di personaggi famosi, in particolare quelli italiani del mondo del cinema, del piccolo schermo e della musica, soprattutto Milly Carlucci e Al Bano che lei adora. L’esordio per lei nel 1992 alla Corrida, poi il salto verso il cinema e i teatri.
L’intervista parte oggi con un inconveniente con i microfoni. Monica Giandotti introduce la clip di presentazione di Emanuela parlando senza audio, si scusa ridendo con il pubblico a casa per la gaffe mentre le viene passato un cono gelato da un operatore di studio. “Come nasce un’imitazione?”, chiede Frittella all’ospite visibilmente emozionata appena si ritorna in diretta nello studio di Rai 1.
“Nasce tutto dalla personale volontà di regalare al pubblico una parodia dove esce il proprio modo di vedere il mondo e i soggetti che lo abitano” – spiega Aureli. “Non ce la farei mai ad imitare un personaggio che mi sta antipatico, è sempre tutto frutto di un’alchimia che si sviluppa, un connubio di anime”.
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Abbiamo visto Emanuela come concorrente anche a “Ballando con le stelle” nel 2009, e in seguito, dal 2012 è diventata coach a “Tale e quale show”. La recente partecipazione a “Il cantante mascherato” è stata per lei però una grandissima occasione di cimentarsi con il canto che ama forse più della recitazione. “Mettermi una maschera mi ha permesso di esternare tante emozioni in silenzio, di vedere gli altri con una lente diversa, rimpicciolita da sotto la maschera. Ero un tutt’uno con me stessa”.
Frittella le chiede poi come è essere mamma e far combaciare vita privata e lavorativa. Emanuela ammette che diventare mamma di Giulio a 42 anni non è stato facile, ma questo le ha permesso di raggiungere tutti gli obiettivi che si era prefissata senza nessun rimpianto. Un’impresa bellissima a suo dire, che però richiede tanta energia e impegno che col passare dell’età vengono meno.
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“Come imiteresti Frittella?” Chiede la Giandotti curiosa per chiudere l’intervista. “Marco è inimitabile! Troppo preciso, difficilmente riuscirei a ricrearlo visto che non ha tic a cui associare qualcosa di buffo”. “Mi prometti che te lo studi e la prossima volta che torni ce lo imiti?” insiste la presentatrice. “Va bene, ci provo, ma sarà dura per me questa sfida”.
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