Le scuole di tutta Italia hanno subito un attacco informatico. Gli hacker hanno chiesto un riscatto in bitcoin per i registri elettronici della piattaforma Axios
I registri scolastici elettronici di scuole di tutta Italia sono fuori uso a causa di un attacco informatico. La piattaforma della società Axios, che gestisce il servizio del 40% degli istituti italiani, non funziona da venerdì notte. E oggi che nella maggior parte del Paese si è tornati in classe con le lezioni in presenza, gli insegnanti non sanno che fare. Infatti con la didattica a distanza, la funzione del sistema elettronico è cruciale: serve a caricare compiti, lezioni, documenti e voti.
L’intrusione degli hacker è avvenuta nella notte di venerdì, ma l’allarme non è scattato subito. Gli utenti che normalmente hanno accesso ai registri, cioé genitori, studenti e docenti, hanno pensato di non poter visualizzare i dati sulla piattaforma per via di un aggiornamento programmato nei giorni di festa. Ma la realtà invece era ben diversa.
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Attacco hacker alle scuole: chiesto il riscatto per i registri elettronici trafugati
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I tecnici di Axios si sono accorti della breccia informatica intorno alle 2 di notte di venerdì. Alle 4 hanno capito che si trattava di un attacco ramsonwere, cioé che limita l’accesso del dispositivo colpito. Poi hanno ricevuto, sempre tramite il sistema violato, una richiesta di riscatto in bitcoin, per un valore di diverse decine di migliaia di euro. Al pagamento – si leggeva nella richiesta – sarebbe seguito un video tutorial, in cui gli hacker spiegavano i passaggi per ripristinare il sistema.
La Axios ha annunciato che non pagherà la cifra richiesta ai pirati informatici, e ha avvertito la polizia postale, che sta indagando per risalire ai responsabili. La società ha scelto di affidarsi a due società esperte di sicurezza informatica, per estromettere gli hacker e riportare la situazione alla normalità.
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Da un’analisi preventiva dell’attacco hacker è emerso che finora nessun dato è stato cancellato, né uscito dai sistemi. Ciò significa che la privacy degli studenti è rimasta intatta. Il registro elettronico però rimarrà fuori uso per diversi giorni. Sarà ripristinato questo venerdì o lunedì prossimo, per dare tempo agli addetti di “implementare ulteriormente le misure di sicurezza“, come ha sottolineato Stefano Rocchi, amministratore unico di Axios Italia.