Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 8 aprile, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati odierni, il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è salito a 3.717.602 con un incremento di 17.221 unità rispetto a ieri. Prosegue il calo dei soggetti attualmente positivi che sono pari a 544.330 (-3.507), così il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (-20) che ammonta a 3.663 in totale. I guariti complessivi sono 3.060.411, ossia 20.229 unità in più di ieri. Si aggrava il bilancio delle vittime con 487 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 112.861.
La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 8 casi dal totale dei positivi, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Per la stessa ragione, la Provincia Autonoma di Bolzano ha sottratto 4 casi dichiarati nei giorni precedenti.
Aggiornato ieri lo stato dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati diffusi dal Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.700.393. In calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 547.837, così come i ricoveri in terapia intensiva che ammontavano a 3.683 in totale. Il dato dei guariti era giunto a 3.040.182. Nelle ultime 24 ore erano stati registrati 627 decessi che portavano il bilancio totale delle vittime a 112.374.
La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, comunicava l’eliminazione di 1 caso dal totale dei positivi in quanto duplicato. L’Emilia Romagna ha sottratto 19 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Per lo stesso motivo, la Provincia Autonoma di Bolzano ha eliminato 2 casi.
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Il Ministero della Salute ha pubblicato nella giornata di martedì il bollettino che aggiornava lo stato relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella sanitaria, i casi di contagio complessivi erano saliti a 3.686.707. In calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 555.705. Salivano, invece, i ricoveri in terapia intensiva che risultano essere 3.743 in totale. Il dato dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 3.019.255. Si aggrava ancora ancora il bilancio per un totale di 111.747.
La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava che dal totale dei positivi erano stati eliminati 3 casi dei giorni precedenti, in quanto positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Per la stessa ragione, la Provincia Autonoma di Bolzano eliminava 1 caso.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 6 aprile: 7.767 nuovi casi e 421 vittime
Proseguono i disagi con AstraZeneca. Tagli, ritardi ed ancora perplessità rendono sempre più difficoltosi i rapporti con la casa farmaceutica svedese. Un problema che si riverbera, ovviamente sulla campagna vaccinale in Italia sempre più lenta. Il tanto anelato obbiettivo dell’immunità di gregge sembra un miraggio e le somministrazioni procedono ad intermittenza.
Purtroppo ai tagli si aggiungono anche le rinunce da parte dei cittadini ad effettuare il vaccino. A Napoli ad esempio, centinaia, sarebbero state le persone che hanno richiesto la vaccinazione con altro siero, come anche a Cagliari.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino: ancora tagli, ritardi e dubbi su AstraZeneca – VIDEO
Il Ministero della Salute si è espresso oggi sul vaccino AstraZeneca all’esito del pronunciamento dell’Ema e della correlazione tra i casi di trombosi e la somministrazione del siero svedese. Sarà consigliato solo ai soggetti di età superiore ai 60 anni.
Il problema ora riguarda chi è in attesa della seconda dose pur non rientrando in quel range d’età. Per il Ministero non si pone questione, riceveranno il Vaxzevria completando la loro copertura.
La scelta di destinare il vaccino agli over 60 nascerebbe da un’analisi dei numeri. Ed infatti, seppur non inequivocabilmente rilevato il nesso con le trombosi, pare che i soggetti in cui si sarebbero verificati tali episodi sarebbero tutti under sessantenni.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino: il Ministero della Salute sulla seconda dose AstraZeneca
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Sul punto si è espresso il professore Franco Locatelli il quale ha rimarcato come i vaccini siano l’unica arma per difendere le fasce deboli e la popolazione anziana, scongiurando le ospedalizzazioni. Inoltre, ha sottolineato come i vantaggi superino di gran lunga i rischi.
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