Olesya non è Denise Pipitone, ma qual è la verità sull’intera vicenda che va avanti da diciassette anni? Il sospetto di Behgjet Pacolli
Ancora una volta il caso di Denise Pipitone ha lasciato agli italiani l’amaro in bocca, a distanza di diciassette anni il Paese sperava di poter tornare ad abbracciare quella bambina scomparsa nel nulla a Mazzara del Vallo nel 2004, invece l’evento viene di nuovo archiviato. Dopo il circo mediatico che è nato attorno alla vicenda di Denise e Olesya, spunta un nuovo sospetto da parte di Behgjet Pacolli, ex marito di Anna Oxa ed ex presidente del Kosovo. La verità è molto più vicina di quello che si pensa.
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Denise Pipitone: cosa afferma Behgjet Pacolli?
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Ieri l’avvocato di famiglia Giacomo Frazzitta ha confermato che Olesya non è Denise e che il Dna non è compatibile. Questo andrebbe a confermare la tesi di Behgjet Pacolli che, due anni dopo la scomparsa della piccola, disse in un’intervista a Oggi: “Denise non è mai transitata in un Paese balcanico. Sono in grado di assicurarlo dopo mesi di viaggi, contatti, rapporti con i capi dei nomadi dell’Europa balcanica – aveva spiegato – emissari che hanno scandagliato quel mondo, dal Montenegro alla Macedonia, dalla Bosnia all’Ucraina alla Bulgaria fino alle Repubbliche asiatiche dell’ex Urss”. Il suo messaggio continuava: “E neanche in Russia. Ho avuto garanzie precise, grazie ai miei agganci con il mondo slavo e con quello dell’Asia interna”. L’ex presidente del Kosovo ha parlato più volte del suo sospetto, cioè che il caso Denise Pipitone è un affare di famiglia e la verità è in Sicilia.
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“Bisogna capire le cause, solo così si scoprirà la verità”. Ha concluso Pacolli. Intanto Piera Maggio, la mamma della bambina, continua a cercare, sicura del fatto che prima o poi i fatti verranno a galla, nel bene o nel male.