Spari nel centro di detenzione: un morto e due feriti

Tra le vittime anche due giovani, 17 e 18 anni, gravemente feriti dalla sparatoria di questo giovedì (8 aprile).

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Carcere (Getty Images)

Un morto e due feriti, questo è il tragico bilancio della sparatoria di questo giovedì (8 aprile) in un centro di detenzione a Tripoli, in Libia. A rendere noto il drammatico bollettino delle vittime è stata l’ONG Medici senza Frontiere (MSF). Secondo quanto riporta il comunicato dell’organizzazione internazionale, la notte dell’incidente sono state registrate forti tensioni all’interno della sovraffollata struttura detentiva di Al-Mabani, culminate in accesi scontri a fuoco aperto tra le celle dei detenuti.

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Il bollettino delle vittime: un morto e due feriti

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Un carcere ( Getty Images)

 

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Nelle ultime settimane, le équipe mediche di MSF hanno assistito a crescenti fenomeni di agitazione all’interno delle carceri libiche, dove rifugiati e migranti, comprese donne e bambini, sono detenuti contro la loro volontà e in condizioni deplorevoli. Le strutture detentive hanno subito un progressivo incremento a partire da febbraio, quando si è registrato l’ennesimo aumento delle segnalazioni da parte della Guardia costiera libica finanziata dall’UE riguardo alle persone in fuga dalla Libia via mare. Questo fenomeno ha reso ancor più ingestibile il controllo del numero dei detenuti all’interno delle carceri a Tripoli; in particolare in quello di Al-Mabani, dove ha avuto luogo la sparatoria.

Il drammatico bollettino segna una persona deceduta e altre due rimaste gravemente ferite durante le prime ore di questo giovedì (8 aprile), dopo l’improvviso scoppio di una sparatoria nel centro di detenzione rifugiati e migranti a Tripoli. I feriti sono due adolescenti, 17 e 18 anni. Entrambi hanno riportato profonde lesioni da arma da fuoco e sono stati trasferiti d’urgenza dal team MSF nell’ospedale più vicino per cura e assistenza. “Questa sparatoria dimostra i gravi rischi che i detenuti devono affrontare all’interno del carcere.“, ha affermato Ellen van der Velden, responsabile operativo di MSF per la Libia, sottolineando la pericolosità delle strutture detentive locali.

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prigione
prigione (Foto di Ichigo121212 da Pixabay)

Nella prima settimana di febbraio, il numero delle persone detenute ad Al-Mabani è salito da 300 a 1.000 in pochissimi giorni. Il carcere attualmente ospita circa 1.500 persone.

Fonte Relief web

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