Casa degli orrori, violenze e minacce: zio arrestato dopo aver tentato di bruciare viva la nipote

Orrore a Taranto, un uomo avrebbe incatenato la nipote tentando di darle fuoco: violenze e minacce all’ordine del giorno.

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Polizia (Claudio Caridi – Adobe Stock)

Avrebbe dovuto offrire riparo alla sorella ed ai nipoti, invece, non avrebbe fatto altro che rinchiuderli in una prigione. Questo quanto sarebbe stato posto in essere da un uomo che quotidianamente avrebbe minacciato ed usato violenza nei confronti dei suoi familiari, arrivando quasi a dare fuoco ad uno di loro.

Avrebbe, infatti, incatenato la nipote e dopo averla cosparsa di liquido infiammabile sarebbe stato ad un passo dal carbonizzarla. Tragedia sventata solo grazie all’intervento della madre della giovane e dell’altro figlio della donna, affetto da disturbi psichici.

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Taranto, incatena la nipote e tenta di darle fuoco: arrestato “zio orco”

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Polizia (Jarretera – Adobe Stock)

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Sarebbe finito in manette il presunto “zio orco” che quotidianamente vessava, utilizzando violenze e minacce, la nipote di 25 anni nonché la madre ed il fratello di quest’ultima. I fatti si sono svolti a Taranto dove all’esito dell’ennesimo episodio di brutalità, la giovane -che viveva in casa del parente insieme ai suoi prossimi congiunti- avrebbe fatto parola di quanto accaduto alla sua educatrice. Immediata la denuncia, riporta la redazione di Leggo, che ha portato all’arresto dell’uomo facendo emergere le angherie a cui sottoponeva i suoi ospiti.

A volte legava al letto la sorella malata, altre volte usava violenza non soltanto psicologica. Punizioni all’ordine del giorno nei confronti della 25enne, che provava a divincolarsi dal suo controllo. Fino ad arrivare al tragico episodio della benzina e del tentativo di darle fuoco, sventato grazie all’intervento della madre e del fratello che sono riusciti a sottrargli l’accendino.

A ricostruire quanto accadeva all’interno di quelle mura, la Polizia che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Taranto nei confronti dell’uomo.

La ragazza che ha deciso di denunciarlo, sino all’età di 19 anni ha vissuto all’interno di una Comunità. Solo dopo si sarebbe ricongiunta alla mamma, malata, che nel frattempo era andata a vivere insieme all’altro figlio, in casa del fratello.

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(Pixabay)

Stando a quanto riporta la redazione di Leggo, la convivenza si sarebbe mostrata subito difficoltosa. L’uomo per imporsi sugli altri abitanti della casa, infliggeva loro terribili punizioni quando assumevano atteggiamenti che secondo lui si concretavano in una mancanza di rispetto nei sui confronti.

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