A trent’anni di distanza da “Le Comiche” la rivelazione dell’inimitabile Renato Pozzetto sulla pellicola chiarisce ogni dubbio.
L’attore dalla comicità surrealista e noto soprattutto per la sua più che meritata nomea di caposcuola del cabaret italiano, Renato Pozzetto, diveniva in un’epoca passata il protagonista di una pellicola che ha fatto la storia del repertorio della comicità venuto alla luce nella nostra penisola. Al fianco dell’irreprensibile artista, comico ed assoluto anticonformista, Paolo Villaggio, i due recitarono assieme ne “Le Comiche”, film uscito nelle sale nel 1990, realizzato dal regista Neri Parenti ed appartenente alla loro ormai eterna ed esilarante trilogia.
A trent’anni dal suo esordio nelle sale cinematografiche si torna a parlare del capolavoro grazie ad una recente ed inedita intervista dello stesso Renato. L’attore e sceneggiatore sarebbe intervenuto inaspettatamente a proposito di alcuni dettagli riguardanti il film. Peculiarità del tutto personali che all’epoca non furono così semplici per lui da affrontare. Ecco i dettagli.
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Renato Pozzetto, il motivo della vergogna dopo il successo de “Le Comiche”
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Pare inoltre che questa non sia stata la prima volta che Pozzetto parlasse a discapito della famoso film cult anni ’90. Ma che fosse già intervenuto in passato a tal proposito. Sottolineando in diverse occasioni le varie negatività vissute dal suo punto di vista e sorte in concomitanza con la realizzazione del “divertente” progetto.
In un’intervista di Renato rilasciata nel 2016, le pagine del “Corriere” mirarono ad approfondire pragmaticamente la questione attraverso le sue parole. “Ci sono molti film miei di cui vado fiero”, esordì in tal modo l’attore. Nominando in seguito quali di queste pellicole avessero leso in modo differente alla sua personalità. Fra questi il primo posto pare sia stato riservato ad “Oh, Serafina!”, film del 1976 e diretto dal regista Alberto Lattuada. Per poi lasciare posto all’iconico “Porca Vacca” dell’82.
Il podio del suo pentimento sarebbe però stato riservato proprio a “Le Comiche”, di cui lui stesso ha ammesso: “un po’ mi vergogno”, in quanto abbia deciso di accettare di far parte alle riprese principalmente per l’amicizia che lo legava a Paolo Villaggio.
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Ammettendo infine come ci fossero al suo interno “trovate più sue che mie” e probabilmente “un po’ infantili“. Critiche costruttive al quale l’amico risposte in maniera accondiscendente, replicando che effettivamente, nonostante non fosse a conoscenza di questa sua opinione: “Renato inseguiva un altro genere di film“.